Publicado em 13 outubro 2012 por Maria Rosa DOMINICI
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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.
Tags | autocritica, autostima, persone, psicoanalisi, solo un gioco
ho voluto scrivere questo articolo a sostegno della campagna che la rivista VITA, sta dedicando con il suo manifesto, a questo grave problema, ne condivido totalmente i contenuti e la denuncia che sottoscrivo, grazie a chi condividerà, Maria Maria Rosa Dominici
Condivido pienamente, aggiungerei che il gioco d'azzardo ha radici profonde: l'onnipotenza, che si trova confermata nella grandiosità delle promesse di vincita; l'autolesionismo, consistente di mettersi coscientemente in una situazione pericolosa col pretesto della vincita ma in realtà per esporsi, per rischiare; il reagire a una realtà frustrante, giocare come atto di autonomia, di uscita da una realtà di mosse obbligate, di disperata affermazione della propria identità; le carenze affettive, un malessere diffuso che cerca a qualsiasi costo una scintilla di benessere; la bassautostima, che fa credere al giocatore che è in grado di raggiungere buoni risultati solo col gioco; l'azzardo è un male di vivere.
…verissimo l'azzardo è un male di vivere…difficile trovare ascolto,amore,amicizia…meglio l'incanto di una sirena…ti illude…transitoriamente…poi ti divora….,grazie
ho appena finito di leggere il suo articolo….che strano ….proprio dieci giorni fa ne parlavo con un'amica…..perchè mentre mi accompagnava in stazione abbiamo visto quei gruppi che si mettono sotto il portico nel gioco delle scatoline………ogni volta che li vedo mi innervosisco….soprattutto per queste persone che credendo di vincere perdono invece tantissimi soldi in pochi minuti; anni fa una mia amica è scappata da tutto e da tutti per seguire una persona di questo tipo che perdeva un sacco di soldi alle macchinette e quando perdeva tornava a casa arrabbiato magari un pò ubriaco e la picchiava……. ho provato in tutti i modi a farle capire che lei non poteva aiutarlo, che le sue promesse di cambiare non erano attendibili….fino a quando a un certo punto si è stancata e se ne è andata (lui ha perso alle macchinette 1500€ che erano tutti i risparmi della mia amica, nello stesso tempo la allontanava da tutti dagli amici ….dalla famiglia)……a un certo punto è scappata da tutto questo, ma dopo pochi mesi c'è ritornata e io non ho saputo più niente di lei.
Per questo ragazzo il gioco era una dipendenza, ma si era creato anche un legame affettivo di dipendenza un pò patologico. Quando lei era scappata lui la tormentava di chiamate e si presentava sotto casa sua, lei si sentiva in colpa perchè lui minacciava di uccidersi se lei non tornava con lui, lui la faceva sentire come l'unica persona che poteva salvarlo da quella situazione.
Al giorno d'oggi il gioco come l'amore spesso non vengono vissuti più come una connotazione positiva perchè spesso vengono superati i limiti e non si è più padroni di poter tornare indietro.
In tutto questo i genitori del ragazzo spesso raccoglievano i cocci del figlio e lo giustificavano…….. credo che tutti i membri di questa famiglia dovessero in qualche modo ricevere aiuto, ma la richiesta d'aiuto non è mai partita ……almeno fino al punto a cui sono arrivata io.
Spesso nela società di oggi viene insegnato che ti accorgi di amare qualcuno quando questa persona non c'è…….si dovrebbe insegnare ad amare qualcuno nella presenza non nell'assenza nella gioia non nella sofferenza…..perchè molto spesso dolore e amore diventano sinonimi; lo stesso per il gioco….spesso viene visto il gioco come di chi vince o chi perde….raramente viene connotato positivamente il gioco di chi partecipa ma è proprio nel partecipare che sta il divertimento e l'energia di raggiungere i propri traguardi (che non devono corrispondere necessariamente alla vittoria)
dottoressa Tenisci,la sensibilità delle sue parole,la testimonianza di un fatto da lei conosciuto, la capacità di cogliere le sfacettature drammatiche di questi comportamenti patologici,fanno di lei un’ottima persona ed una speranza nei confronti di giovani psicologi ,che come lei hanno oltre alla scienza la coscienza e la generosità del comprendere,dell’agire e dell’intervenire senza giudicare.Lei è un’ottima psicologa,nelle sue parole si coglie l’attitudine a questa professione,grazie ancora.
Un gran bel articolo, condivido totalmente. in questo momento la perdita di parametri e la imposizione di un pensiero, di un essere senza confine ci sta uccidendo. diventa poco provabile di essere infiniti. Diventa anche a bastante faticoso la ricerca di aiuto visto la disponibilità del mondo che abbiamo nel intorni. Cmq credo di fare parte del piccolo percentuale di persone come te disposta a remare contro, a dar aiuto e a chieder quando abbiamo bisogno.
Complementi è una bella occasione per non dimenticare i passaggi del disaggio e quanto vicino possiamo essere.
un bacio
Grazie dottoressa Pazminio,conosco da molto il suo impegno sociale e nei confronti di vittime di qualsiasi genere di vittimizzazione,il suo lavoro con le donne latino americane,con le persone del suo bellissimo Paese,l’Equador,grazie per esserci anche in questa azione di consapevolezza verso un grande disagio e sfruttamento che coinvolge chi è caduto nella dipendenza del gioco d’azzardo.
Lo stato ladrone inganna e richiama a se i giocatori patologici creando l’illusione della vincita….In realtà molti di loro sono pensionati e lo stato lucra sulla loro patologia….
grazie Maria Teresa,grazie Francesca e Simona….si distrarre..,isolare,distruggere..creare dipendenza,illusioni…si anche io ci vedo un Grande Burattinaio che tira le fila degli introiti del gioco d’azzardo…le vincite vengono spettacolarizzate…le vittime…tante di piu’ raramente citate…..migliaia di luoghi per tentare la fortuna…pochi centri per curarne la dipendenza….ecco l’amara realtà che sta distruggendo e impoverendo ulteriormente singoli e famiglie…grazie ..parliamone,affrontiamo questo grave e strisciante problema che fa balenare ai tanti Pinocchio il paese di Bentigodi
Condivido pienamente tutti gli aspetti che hai preso in considerazione e analizzato, relativi al gioco in tutte le sue evoluzioni… mi chiedevo quanto sia responsabile lo stato che pubblicizza il gioco e lo rende possibile e accessibile a tutti con il gratta e vinci o tramite le slot machines sparse un pò dappertutto, o ancora tramite i centri scommesse che si vedono sempre più spesso crescere nelle città… Non credo sia solo un modo per acquisire introiti, ma ci vedo dal mio punto di vista, una cinica pianificazione per distogliere le persone dai quelli che sono i problemi reali, alienandole, e nel contempo, depauperando le "cellule famiglie" della nostra società sia di valori etici che di quelli economici.
Chi gestisce la regia di questa pianificazione che tocca diversi aspetti della nostra società e che si riverbera in modo equivalente, sopratutto in quest'ultimo periodo, in molte decisioni politiche prese?
distrarre l'avversario…..per colpirlo senza che se ne accorga…..VERO !!
E IERI 8 FEBBRAIO 2013 UNA FIGLIA UCCIDE LA MADRE PER I DEBITI ACCUMULATI CON IL GIOCO DELLE SLOOT..ECCO…NON SOTTOVALUTIAMO QUESTO DEMONE…NON DICIAMO è UN UNICO CASO,,,,STIAMO ARRIVANDO AGLI ESTREMI CHE DIVENTANO SEMPRE PIU’ FREQUENTI COME IN STORIE DI TOSSICO DIPENDENTI CHE PERSO IL SENSO DEL LIMITE…RUBANO,PICCHIANO I FAMILIARI..UCCIDONO GUARDATE ,OSSERVATE I LOROVOLTI DEVASTATI E CONTRATTI DAL TORMENTO DEL DEMONE CHE LI STA POSSEDENDO