La donna pietrificata di Cabras,perchè l’8 marzo?
Inserito il 07 marzo 2016 da Maria Rosa DOMINICI
Questa la bella leggenda che Rossella Dominici,amica sarda,mi ha inviato e che mi ha ispirato riguardo la ricorrenza dell’8 marzo,erroneamente,a mio avviso ,chiamata festa delle donne,essendo nata da una tragedia,in cui fiducia tradita e sacrificio coesistono.
La leggenda narra che
Una fanciulla di Cabras
Sì innamorò di un pastore di Austis
Conosciuto durante la
Solita transumanza invernale
Che dalle montagne
Faceva scendere le greggi
Alla ricerca dei pascoli
Fino alla costa
Dove il clima era più mite
Furono scambiati i doni e
Le promesse di matrimonio. Il pastore parti e la ragazza attendeva il suo ritorno
Ma inutilmente.
La giovane allora intraprese
Il faticoso e difficile percorso
Verso la montagna.
Giunta ad Austis
Trovo ‘il pastore sposato con un’altra
Una corsa veloce
La riportò sui suoi passi
Ancora uno sguardo indietro
Verso la speranza distrutta
E la fanciulla rimase pietrificata
Dall’immenso dolore che segnò la sua sorte. .
Lontano nel tempo e nello spazio e nella cultura un’ altra donna sulle rive del Mar Morto è statua di sale..
Anche in America. forse ci sono statue per ricordare la morte di tante donne bruciate vive dentro una fabbrica..
Donne fiduciose,lavoratrici furono lasciate morire in un rogo
Come non pensare ad altri roghi ? quelli per le..streghe?
Qui nella leggenda di Rossella Dominici,una donna si fida di promesse d’amore e non le è concesso neanche di guardare verso l’amor perduto ,verso il passato,che viene punita,si tramuta in pietra …il dolore pietrifica La disobbedienza pietrifica… la moglie biblica che giratasi per guardare la città corrotta avvolta dalle fiamme viene tramutata in statua di sale…..
Allora quale,quando e dove è la festa delle donne ? se queste sembrano essere colpevolizzate e punite comunque.
Il serpente,maschio,diede la mela ad Eva e non ad Adamo,che seppur condividendone la cacciata dall’Eden non fu maledetto con”tu partorirai con dolore”…
Riflettendo dalle fiabe,alla storia,alla leggenda,ai miti la donna è vittima,specie vittima d’amore,vittima del suo desiderio di conoscere,della volontà di emanciparsi tramite il sapere ,il conoscere ,il lavoro,le si nega l’emancipazione perchè solo cosi resta oggetto
Forse la vera festa della donna potrà esserci quando il vissuto sociale e generazionale universale penserà veramente,con atti e fatti,alla donna come persona e non come oggetto,seppur prezioso
La donna in quanto tale non dovrebbe accettare che la sua festa sia legata ad una strage,è una perversione,è snaturare il valore della morte e del sacrificio.
Siamo ancora nell’etica distorta e punitiva delle fiabe,come la sirenetta,la bella addormentata nel bosco,Biancaneve ecc.ecc.in ognuna di loro per poter vivere la gioia d’amore ed essere amate c’è o il tradimento o il sonno come morte e punizione,quasi che per conquistare il giusto riconoscimento prima si debba espiare …
Quindi perchè l’8 marzo?continuerò a non festeggiare,mi ricorda la danza macabra
Di questo articolo vi è anche l’articolo tradotto in portoghese da una cara amica di origine sarda che vive a Belo Horizonte,Lucina Dettori,grazie
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Tags | leggenda, promesse di matrimonio