INFIBULAZIONE,segnalato da Ezio Pletti
Inserito il 23 luglio 2014 da Maria Rosa DOMINICI
Segnalato da un caro amico attento ai Diritti Umani ,questo articolo di O.S. comparso su Il Giornale.it
L’impegno sociale,la responsabilità che ognuno di noi deve assumersi di fronte ai Diritti Umani violati ,rende assolutamente importante il condividere e far circolare queste notizie,in quanto questa mutilazione continua ad essere praticata da sempre nella grande indifferenza delle Nazioni che non ne sono direttamente coinvolte,.
Ricordo ancora il congresso mondiale dell’associazione internazionale dei magistrati per i minori e per la famiglia del 2010 ,tenuto ad Hammamet,in Tunisia , e come una collega magistrato di una nazione africana chiedesse a tutti i Paesi partecipanti di fare là il successivo congresso mondiale di Magistratura Minorile,in quanto ogni anno l’escissione del clitoride causava la morte di molte bambine…Barbarie che in nome di un Costume o una Fede compie mutilazioni che martirizzano e vittimizzano giovani donne
,ricordo le sue lacrime mentre lanciava questo grido d’allarme e questa richiesta d’aiuto….Facciamo circolare l’informazione e stimoliamo la presa di coscienza…inutile parlare di Diritti quando questi non vengono applicati e sostenuti..
grazie Maria Rosa Dominici
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/baghdadi-ordina-linfibulazione-tutte-donne-1040023.html
L’Isil (o Isis) è lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, autoproclamatosi il 29 giugno 2014, con a capo Abu Bakr al-Baghdadi. Il folle ordine arriva direttamente dal leader dei jihadisti. Baghdadi ha chiesto l’infibulazione per tutte le ragazze del califfato, a cavallo tra l’Iraq e la Siria. Nel breve comunicato i jihadisti affermano che la pratica è stata imposta dal profeta Maometto e riportano un elenco di suoi “hadith” (detti), che a loro dire contengono questo ordine.
Il comunicato risalirebbe ad alcuni giorni fa ed è l’ennesimo che riguarda le donne, dopo quello che impone il cosiddetto “jihad del sesso” (vale a dire di concedere le ragazze vergini della propria famiglia ai jihadisti) e quello che impone la segregazione dei sessi all’interno delle università. Mentre negli altri comunicati si faceva riferimento a Mosul, la città irachena controllata dall’Isil, in quello sulle mutilazioni genitali si fa un esplicito riferimento ad Aleppo, nel nord della Siria.
“Una notizia agghiacciante”, commenta la giornalista e scrittrice italo-marocchina Souad Sbai, che citando fonti di stampa arabe dice che “almeno 28 ragazzine hanno già patito questa sorte nei giorni scorsi. Rivela ancora una volta quanto pericoloso sia, nella sua follia, questo personaggio a cui l’Occidente continua colpevolmente a lasciare mano libera. Dopo le lapidazioni di due donne, ora la orrenda e disumana volontà di infibulare tutte le donne irachene. In Europa nessuno ha notizia di questo, ma i media arabi e le associazioni di donne arabe ne parlano in maniera preoccupata: la comunità internazionale non può rimanere a guardare, nell’attesa che si compia questo crimine orrendo contro l’umanità”.
E semplicemente negare la sessualità alla donna. E culturale e nn e semplice pk dipende della percezione e voglia delle donne stesse di cambiare, mischiato, logicamente,ad una volontà politica.
Nelle donne che ho incontrato la volontà c’è…ma purtroppo molto spesso il Diritto e il Desiderio di lottare per uscire dal l’orrore di tali mutilazioni viene pagato con la vita…fino a che ci saranno uomini che continueranno a considerare la donna come un oggetto da usare..queste difficilmente potranno scalzare una tradizione cosi violenta…tutte le donne dovrebbero unirsi in questa ribellione…..