Alessandro Migliucci,adolescenti e teatro
Inserito il 18 novembre 2013 da Maria Rosa DOMINICI
Invito personalmente ad assistere a
“Quando i diari raccontano” …alla rappresentazione che il teatro sa dare sull’interiorità di questi ragazzi ,gli adolescenti ,che questo bravo e giovane regista,di grande e sensibile esperienza,Alessandro Migliucci ha saputo portare in scena…
Gli adolescenti,da sempre nella centralità del mio interesse,come magistrato onorario in ambito minorile,come formatrice in tante scuole e come madre di ormai figli non piu’ adolescenti…ascoltiamoli,guardiamoli,sentiamoli..perchè …alle volte quelle ..parole che restano scritte nei diari..vengano anche dette ,specie a noi genitori,insegnanti,adulti..
Impariamo ad ascoltare ..affinche i ragazzi si riapproprino della confidenza e fiducia nell’adulto.
L’ascolto..anche questo costantemente è tenuto presente come nel recente 32° convegno di magistratura minorile tenutosi a Salerno il 15/16 novembre su “Giustizia a misura di minore”,ascoltare,comunicare,accogliere…è il nostro dovere e il loro diritto
Grazie ai ragazzi e ad Alessandro Migliucci.
grazie Maria Rosa Dominici
Liceo Scientifico Statale Augusto Righi di Bologna
e
Istituto di Istruzione Superiore Luigi Fantini di Vergato (BO)
in collaborazione con
Compagnia del Teatro dell’Argine
col patrocinio di
HeArt – associazione culturale
presentano
QUANDO I DIARI RACCONTANO
Dittico sull’adolescenza
Protagonisti, sul palco, i ragazzi e le loro storie, in due spettacoli teatrali:
L’ULTIMA PAGINA VUOTA
con gli allievi del laboratorio teatrale dell’I.I.S. L. Fantini di Vergato (BO)
COME UN MESSAGGIO IN UNA BOTTIGLIA
con gli allievi del laboratorio teatrale del liceo A. Righi di Bologna
Regia
Alessandro Migliucci
ITC TEATRO DI SAN LAZZARO (BO) – Mercoledì 20 novembre ore 21:00
Biglietto unico 6 euro, studenti delle scuole (elementari, medie e superiori) 1 euro
Dopo aver curato i laboratori di teatro nelle scuole superiori di Bologna e provincia per circa dieci anni, in collaborazione con la Compagnia del Teatro dell’Argine, il regista Alessandro Migliucci coglie l’occasione per salutare i suoi allievi del liceo A. Righi di Bologna e dell”I.I.S. Fantini di Vergato replicando due spettacoli dedicati al tema dell’adolescenza (e recitati dagli stessi adolescenti).
I due spettacoli in programma:
L’ULTIMA PAGINA VUOTA
Con gli allievi del laboratorio teatrale dell’I.I.S Fantini di Vergato (BO):
Rolando Lisi, Michele Mazza, Serena Lombardi, Alessandro Lombardi, Ignazio Vitali, Leonardo Cevolani, Mohamed El Hachimi, Federica Castellone, Vincenzo Rionero, Rita Rionero, Emiliano Visconte, Miriana David, Giada Franceschini, Luana Franceschini, Robert Stancurel, Sergio Ciobanu Bianconi, Elena Aurilio, Andrea Bobba, Carmen Chemi, Giulia Consonni, Massimiliano Petroni.
Sinossi
Da troppi anni, purtroppo, gli atti di bullismo sono sempre più frequenti nelle scuole e, con lo sviluppo delle nuove tecnologie, questi soprusi hanno preso a manifestarsi in forme sempre nuove.
La storia che vi raccontiamo è quella di Andrea, un ragazzo che si è trovato vittima di bullismo e che ha cercato di andare avanti per la sua strada, riscoprendo la vicinanza dei suoi amici più cari.
Ispirato a una storia vera, l’ultima pagina vuota, è un racconto che vuole avvicinare gli spettatori alle dinamiche adolescenziali più pericolose e meno evidenti. Uno sguardo sul silenzio e l’omertà di alcune situazioni delicate. Quando l’impossibilità di urlare al mondo la propria frustrazione stende un impietoso silenzio nel quale – troppo spesso – chi è vittima di bullismo si rifugia, credendo di non trovare alcuna via d’uscita.
Un particolare ringraziamento alla cara Silvia Lamboglia per la collaborazione alla drammaturgia.
(a seguire)
COME UN MESSAGGIO IN UNA BOTTIGLIA
Con gli allievi del laboratorio teatrale del Liceo A. Righi di Bologna:
Ilaria Sutti, Jacopo Giancaspro, Valeria Girotti, Andrea Malpezzi, Federico Rinaldi, Cristina Saccani, Francesco Vaira, Matilde Vezzelli, Letizia Colluccelli, Lorenzo Viglietti, Daniele Carosi, Federico Zambrotta, Beatrice Donati, Celie Cartechini, Arianna Ciccolo, Martina Bernardinello, Paolo Martini, Lorenzo Giordani.
Sinossi
Uno spaccato sulla vita degli adolescenti di oggi, uno sguardo sulle loro emozioni e il loro modo di vivere. Le loro passioni, i loro sogni e le loro paure. Che cosa c’è aldilà del muro chiamato “maturità”? Che cosa si cela in quel mondo che non riusciamo a comprendere perché non ancora adulti? Cosa vuol dire crescere? Cosa significa amicizia?
Questo spettacolo è un insieme emozioni e di testimonianze vere che emergono con forza per non farsi dimenticare, per essere ricordate, custodite, ascoltate. Parole affidate ai racconti degli attori sulla scena, parole che vogliono arrivare al cuore di chi le ascolta per essere tramandate… Come un messaggio in una bottiglia, appunto.
Un particolare grazie a tutti i ragazzi e ragazze del laboratorio di teatro che, con i loro preziosi scritti, hanno partecipato alla stesura del copione; e alla cara amica Barbara Fero per la collaborazione alla drammaturgia.
Foto:
Il gruppo dell’I.I.S. Fantini di Vergato (BO)
FB Comments
Tags | adolescenza, Business and Economy, dramma, Liceo scientifico, occasione, racconto, scena
Che ottima iniziativa quella di raccontare i problemi dei ragazzi con l’arte, un linguaggio più emozionante, più sentito sul problema del bullismo. Più faci sapere cm e andato…
Idiari dei ragazzi…di tutti gli adolescenti…
spesso attraverso questo strumento segreto ,qualora si possa leggerlo,anche violando la riservatezza,spesso giustificata dalla sempre piu’ crescente paura,che noi genitori abbiamo,verso la zona d’ombra che alle volte con pudore,alle volte con paura,alle volte con vergogna,ci viene vietata..A
llora io credo nel metodo dell’educare costantemente all’ascolto e alla comunicazione,i nostri adolescenti hanno molteplici linguaggi con cui lanciano segnali..il linguaggio dei gesti,dell’umore,dell’abbigliamento dei silenzi,del dissenso e del consenso,del corpo,del sonno e del sogno..alle volte il diario può essere il luogo dell’intimità..ma anche ,spesso..quello della solitudine…se gli altri linguaggi ci pacificano rispettiamo la piccola chiave che chiude i diari,di antica memoria…tipico regalo da Cresima,ai miei tempi..come se ci consentisse di confessare alla pagina nostra e solo nostra,il tremore dei primi sentimenti,o la paura dei primi turbamenti…forse non è piu’ cosi..ma se consideriamo la centralità dell’interesse del minore..forse alcune volte è meglio cogliere il grido d’aiuto che alcune pagine possono celare.