Aiuto…siamo bambini,figli,adolescenti , condivisi……… di Maria Rosa Dominici
Inserito il 05 novembre 2013 da Maria Rosa DOMINICI
Vi ricordate Salomone?,li il contenzioso era sull’amore materno….ora neanche Salomone potrebbe piu” farci niente.
Parlo dei figli degli affidi condivisi,dove molto spesso,sempre piu spesso l’immagine che mi si presenta è quella del minore squartato.
L’interesse superiore del minore è spesso una frase dietro cui si celano elocubrazioni da azzeccagarbugli,ma di fatto l’interesse è fare del male ,con acrimonia e vendetta a quel coniuge,maschio o femmina che sia,che ha rotto l’incantesimo da mulino bianco,cosi che quel figlio o figlia che già aveva subito il dolore della disgregazione alla quale assisteva,di quel nido che pensava caldo e protettivo,non basta…..
Dopo ci vuole la firma congiunta per tutto,per andare in vacanza,per andare a fare sport,per andare dallo psicologo che magari può aiutarlo ad uscire da tanta angoscia ed incubi che lo rendono bambino /a disturbata o con problemi a detta degli insegnanti di vario ordine e grado….
Ma se uno dei due genitori si oppone non si può fare niente..e ciò che in età evolutiva può essere affrontato con buone speranze di riduzione del danno non si può fare…non accade… cosi…bullissimo,,autolesionismo,approcio precoce alla droga o all’alcol haimè si moltiplicano…per non arrivare all’estremo,come mi disse l’anno scorso un ragazzino di 10 anni “ormai per me l’unica soluzione è il suicidio…nella mia casa non c’è felicità”in quel caso lo potei sentire perchè entrambe i genitori essendo stati miei pazienti in lontana gioventu’ pensarono a me.. e me lo portarono
.Nel mio prevcedente anno di formazione nelle scuole di Salò,col progetto Mimi’ fiore di cactus,ASSOCIATO AL MIO PROGETTO PSICOSOMATICO PSICANTROPOS,in cui faccio formazione e prevenzione alle insegnanti sul disagio minorile,escogitai una prova,ossia far disegnare ai bambini la loro casa,e a quelli che vivevano con genitori separati ,le 2 case,inoltre feci loro scrivere una lista di colori che piacevano ed una lista di colori che non piacevano,la sorpresa fu che nel caso di figli condivisi,benche dicessero che in una o entrambe le case stavano bene,i colori ,tuti erano negativi,tutto era colorato con colori che non piacevano…credo che si dovrebbe riflettere sempre di piu’ su questa doppia condivisione in cui invece di raddoppiare i doveri..si avvelenano i diritti rendendoli uno strumento sadico piuttosto che un raddoppio di amore e cura…
Alle volte mi pento di essere stata molti anni fa una fautrice dell’affido condiviso ,in quanto credevo che dovessero essercii genitori che esercitavano il ruolo ludico e del dovere in modo uguale,reciproco..
Forse era diverso il senso della famiglia,forse era diverso il rispetto fra uomo e donna,forse un figlio era un frutto dell’amore che comunque qualsiasi cosa accadesse ai coniugi ,questi non cessavano mai di essere padre e madre amorevoli..
Mi dispiace,tanto…i piu’ fragili sono come al solito vittime privilegiate e noi quasi impotenti restiamo a guardare…dove è la giustizzia a misura di minore…triste dirlo dopo tanti anni da magistrato onorario…ma è proprio per questo che anni fa alla fine di una CTU su una separazione conflittuale chiesi di essere dispensata dall’occuparmi del Civile….chi ne usciva e restava dilaniato era sempre il minore…
grazie,
Maria Rosa Dominici
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Ma nn ti devi pentire. L’idea dell’affido condiviso è bellissima e funziona per qualcuno.Se funziona per uno solamente ha già valso la pena. é come dire che nn dovevano scrive la costituzione che tanto i politici nn la usano, nn la guardano e nn la rispettano. Io penso che il giusto è il giusto, ANCHE SE NESSUNO LO FA e lo sbagliato è lo sbagliato ANCHE SE TUTTI LO FANNO. Noi andiamo avante con i nostri sogni, pensieri, riflessione, buone intenzione, Mary. Ci resta questo e credere che pianteremo fiori, nn possiamo raccogliere cactus (tranne nel Progetto Mimi!!! :)) Nn ti pentire, cara…tu sei ispirazione per tanta gente, me inclusa, con la tua voglia,allegria e combatitività. Un bacio dal Brasile.
Grazie ,mia saggia amica…è vero…non mi pento..ma sentire ,come è successo stamane,una madre piangere,che mi chiede come può fare con un padre che ha fatto l’ennesima scenata davanti alle maestre del figlio…dicendo che se suo figlio ha dei problemi ..quello sarà il suo destino e che lui ,mai e poi mai darà il consenso per un sostegno psicologico….
è bello ed importante il tuo apporto,i tuoi interventi da docente universitaria del Diritto,da cittadina di un altro Paese,il Brasile,con la tua doppia appartenenza culturale ed affettiva italo-brasiliana è veramente un grande,forte,importante momento di confronto e scambio,grazie cara
Bonaria Campidano piace questo elemento.
Bonaria Campidano Tu Maria Rosa hai pensato sopratutto al benessere die Bambini mentre,una coppia che si separa,pensa quasi sempre alla Vendetta,orgoglio ferito,e tc.I figli vengono “usati”come armi,e purtroppo devo dire che sono molto spesso le donne ad usare questa prassi(conosco molto casi del genere)…….
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Quanta verità nelle sue parole.
Quanto trovo riscontro nella pratica professionale e personale rispetto ala strumentalizzazione del minore che viene “dimenticato” e “perso” dai genitori o dal genitore.
Proprio per questo, anche se molto doloroso, anche se procura sentimenti di rabbia e a volte di impotenza, noi dobbiamo “esserci”.
grazie dott.ssa Croci,è vero dobbiamo esserci,continuerò ad esserci…ma è difficile esercitare il dovere della cura e il diritto alla cura quando questi sono resi oggetto di capzioso conflitto egoistico i cui fili sono tirati da burattinai adulti che sembrano aver perso la generosità e dignità genitoriale riguardo il giusto benessere di un figlio…Facciamo entrare e subentrare ovunque un Garante?
..poichè l’amore genitoriale,diverso dall’amore coniugale..ormai si è deteriorato perdendone l’essenza e l’identità?