Aggiornamento sul Forteto..Abusi,soprusi,su minori..link segnalato da Lorena Lorenzone
Inserito il 13 aprile 2013 da Maria Rosa DOMINICI
Ecco la dura realtà che in modo piu’ o meno palese emerge…prendiamone coscienza,non cerchiamo di girarci dall’altra parte,sta accadendo,accade ,anche perchè troppo spesso
Ricevo da un collega questo importante documento riguardante
IL FORTETO
ennesima pagina drammatica che riguarda minori già vittime ,ulteriormente vittimizzate,avrei voluto riportare tutto il documento ma è molto esteso,su questo link leggerete la relazione conclusiva della commissione d’inchiesta della Regione Toscana,grazie,
Maria Rosa Dominici
A questo link si rinviene la relazione conclusiva della Commissione
regionale d’inchiesta
http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/9/CM28/evidenze/evi214.pdf
Sul versante penale, risulta che gli imputati, tra cui il capo indiscusso
della Comunità, sono stati rinviati a giudizio.
la nostra indifferenza permette che tutto ciò avvenga o venga insabbiato,recuperiamo il coraggio e il diritto-dovere all’impegno sociale,all’impegno civile.
tratto da sostenitoriforzedellordine
Forteto, a giudizio ‘guru’ e altri 22.
Accuse violenza sessuale e maltrattamenti su ragazzi comunita’.
Firenze, 12 aprile 2013 – Il fondatore e ‘guru’ della comunità Il Forteto di Vicchio (Firenze), Rodolfo Fiesoli, e altre 22 persone, rinviati a giudizio nell’inchiesta sulle violenze sessuali e maltrattamenti che sarebbero stati inflitti agli ospiti della comunità, tra cui minori in affidamento con il consenso dei tribunali e il sostegno di enti pubblici. Il gup Anna Liguori ha fissato il processo per il 4 ottobre. Confermati i reati ipotizzati dai pm: maltrattamenti per tutti e per Fiesoli violenza sessuale. (ANSA)
Lorena Lorenzone ha condiviso la foto di Meno Sdegno_ Più Impegno (Humanita Uomo).
La violenza ai minori negli istituti e nelle strutture giudiziarie
. Sono milioni i bambini, in particolare i ragazzi, che si trovano a vivere un periodo considerevole della loro esistenza all’interno di istituzioni, come orfanotrofi, case-famiglia, istituti di accoglienza,
stazioni di polizia, carceri, strutture per la detenzione minorile e riformatori, dove sono sottoposti al controllo e alla tutela delle autorità responsabili e del sistema giudiziario
. Questi bambini sono esposti alle violenze perpetrate dal personale impiegato negli istituti, proprio da chi dovrebbe invece avere
il compito di prendersi cura del loro benessere. Nella maggior parte dei paesi le punizioni corporali impartite all’interno di queste istituzioni non sono esplicitamente proibite.
Il sovraffollamento e lo squallore delle condizioni di vita, le discriminazioni e lo stigma sociale,
insieme alla scarsa professionalità del personale impiegato negli istituti, non fanno che aumentare il
rischio di subire violenza.
Spesso mancano meccanismi efficaci per poter segnalare eventuali situazioni di pericolo o disagio, monitorare le condizioni di vita e ambientali, ed effettuare delle ispezioni
all’interno degli istituti, così come sono inesistenti regolamentazioni e controlli da parte dei governi.
I responsabili non sempre vengono assicurati alla giustizia e condannati per le loro azioni, il che alimenta
una vera e propria cultura dell’impunità e della tolleranza della violenza sui bambini.
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Tags | ansa, case famiglia, impegno sociale, minori, nella maggior parte, persone, stigma, vicchio, violenze sessuali, vita
Ci impone una profonda riflessione.
Forteto, il gulag omosessuale cattocomunista. Orrore dietro le icone buoniste dei progressisti | Pap
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