Il Centro per la Cultura della Nonviolenza nella Provincia di Carbonia Iglesias
Inserito il 12 febbraio 2013 da Simona ZANDA
In data 04 maggio 2012 è stato inaugurato, in via Bellini 14 a Carbonia, il primo Centro Provinciale della Cultura della Nonviolenza, finanziato e fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Sanitarie, Giovanili e per le Famiglie dell’Amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias .
Il Centro è nato con l’intento di promuovere e valorizzare la cultura della nonviolenza, attivando misure di contrasto ai maltrattamenti fisici, psicologici e/o economici, alle molestie e ai ricatti a sfondo sessuale in tutti gli ambiti sociali, a partire da quello familiare.
Attraverso il Centro si è inteso, quindi, dare una risposta al fenomeno della violenza sulle donne e sui minori e contro se stessi (suicidio). Quest’ultimo rappresenta attualmente, nel territorio provinciale un dato allarmante così come riportato nei dati Istat che ne sottolineano un numero di casi doppio rispetto alla media nazionale.
Il Centro ha offerto accoglienza telefonica e fisica attraverso l’utilizzo di uno spazio di ascolto e di sostegno nel rispetto della segretezza e dell’anonimato.
Al suo interno è stata attivata un equipe multidisplinare per seguire i casi a tuttotondo che ha consentito l’attivazione di:
- Sportello sociale (per la valutazione della presa in carico e del Piano Individualizzato Personalizzato)
- Servizio di consulenza Psicologica
- Servizio di consulenza Legale
- Azioni trasversali quali la creazione di una rete interistituzionale, gruppi di auto aiuto e laboratori di prevenzione nelle scuole.
Il 28 gennaio 2013 si è tenuto, nella Sala Conferenza della Provincia di Carbonia Iglesias, in via Mazzini 39 a Carbonia, una conferenza stampa per portare agli occhi dell’opinione pubblica i dati relativi all’attività del Centro.
In soli 8 mesi si sono presentati al Centro 41 casi di cui 8 uomini e 33 donne, 28 di questi hanno utilizzato il numero verde per un primo contatto.
Di questi 28, solo 16 hanno intrapreso un percorso di uscita dalle dinamiche di maltrattamento di cui 3 uomini e 13 donne.
I casi seguiti possono essere suddivisi sommariamente nelle seguenti macrocategorie:
- maltrattamenti in famiglia
- consulenza legale
- sostegno psicologico
- stalking
- mobbing
- violenza sessuale
Innegabile l’importanza dell’ approccio psicologico e psicoterapeutico al problema poiché la maggior parte degli utenti presentavano una distorsione del principio di realtà rispetto al problema. I sintomi predominanti rilevati, quali: autoaccusa, colpevolizzazione,giustificazione del persecutore, dissociazione etc. hanno indirizzato la psicologa verso diagnosi prevalentemente di Sindrome di Stoccolma e Disturbo Post traumatico da stress. Attualmente il Centro rischia di chiudere per mancanza di fondi legati alla “Politica dei Tagli” nazionale e la deistituzionalizzazione della Provincia…
A voi l’ardua sentenza……
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