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Maternity Blues

Inserito il 30 maggio 2012 da Maria Rosa DOMINICI

MATERNITY BLUES

Nel giorno della Festa della Mamma voglio dedicare questo articolo alle madri figlicida del film di Fabrizio Cattani,regista-uomo, che con grande coraggio e intenso impegno civile ha saputo portare sullo schermo la storia non facile,molto reale ,di 4 madri che hanno ucciso i propri figli e sono detenute nell’istituto penale di Castiglione delle Stiviere,luogo di pena che a breve sarà chiuso,luogo che conosco,luogo in cui sono state girate parti del film.

E’ una difficile verità di cui si parla poco,uno fra gli ultimi tabu’ che la mente e il cuore ,la ragione e l’emozione cercano costantemente di negare,come estremo meccanismo di difesa nei riguardi di una legge di natura cosi tragicamente violata. Perché si uccide un figlio dopo averlo tenuto in pancia 9 mesi,? Averlo nutrito ,averlo sentito crescere dentro di te,avere sofferto i dolori ,condiviso le sensazioni,visto modificarsi il proprio corpo,sentito paure,speranze,tristezze,angosce…ma comunque avere deciso di portarlo fino alla nascita…e oltre dopo averlo fatto nascere,dopo averlo visto,guardato,alle volte curato per breve tempo,alcuni mesi,alcuni anni?

Tutto questo tempo non serve a salvargli la vita,non serve parlare di istinto materno,non serve,nulla…il pensiero della triade è fuso e confuso nel dramma dell’infanticidio

La triade composta da Eros,Thanatos e Cronos sembra impazzita,coesistono in modo cannibalico,la spinta vitale è divorata dalla morte e il tempo perde ogni significato,prima è duraturo ,poi si annienta nel gesto dell’uccisione,un attimo…il tempo…. dopo…non torna indietro…e non sempre si vorrebbe che tornasse indietro…oppure si..

.Spesso,non c’è la dinamica del reato d’impeto,c’è il desiderio di cancellare ,nascondere che cresce dentro al posto di ciò che è appena fuoriuscito dal nostro ventre…..nell’atroce solitudine che ingigantisce ,il cuore scompare,il sentimento oscuro prende il posto delle speranze ,del futuro ,del progetto di vita…esiste solo la parete di roccia davanti e il baratro alle spalle…non c’è via di fuga…solo la morte….l’uccisione, l’estremo re-in-fetarsi… Punire attraverso l’altro(ricordiamoci i tanti casi di richiesta di Diritto alla Paternità…spesso negata.tanti ricorsi in Appello perchè la propria compagna con cui hai concepito un figlio non abortisca o ti permetta di riconoscerlo )….,punire in estrema identificazione con la vittima o l’aggressore,…punire e annientare il frutto di un presunto atto d’amore che cosi non era ,…nascondere la vergogna di una violenza che cresceva dentro di te,oppure …?Quando ammazzi tuo figlio ,o ammazzi 2 persone se hai elaborato la SEPARAZIONE,ossia lui e te stessa, o ammazzi un unicum nel senso che quell’essere due in uno non può essere separato,l’angoscia abbandonica del mito androgino.

NEL MITO DELL’ANDROGINO VI E’,LA SOFFERENZA CHE PER TUTTA LA VITA TORMENTA…LA SEPARAZIONE

IL CORDONE OMBELLICALE CHE SI è INFRANTO,NON PIU’ UNO ,UNO CHE CONTIENE L’ALTRO,MA UNO SEPARATO DALL’ALTRO,PARTE “MIA” CHE DIVENTA ..ALTRO,O DELL’ALTRO…E ALLORA LA NEGO,LA CANCELLO,…IL TAO DICE”L’UNO PRODUCE IL DUE” MA SE IO PERCEPISCO IL 2 DA ME PRODOTTO,COME PERDITA DI POTERE,COME CASTRAZIONE DI UNA MIA PARTE,COME ESTRANEO A ME…ALLORA LO NEGO DISTRUGGENDOLO RITORNANDO UNO….COSI COME IL REBIS ERMETICO CHE è SOLE E LUNA,CIELO E TERRA,ESSENZIALMENTE UNO,APPARENTEMENTE DUPLICE…COSI L’EROS E IL THANATOS DELLA FENICE,RIGENERAZIONE,VITA E MORTE..

  • Ti abbandono,prima che lo faccia tu
  • Ti uccido prima che tu mi uccida
  • Se ti nego,appena ti separi da me non esisti,se ti cancello,nulla è accaduto
  • Se ti annego,ti rimetto nel mio ventre ,nella mia acqua di vita che da la morte,resti per sempre me e con me.

Una paziente,con storia d’incesto alle spalle disse “Sbagliando si impara,soffrendo si cresce…..avrei preferito anche io…non crescere “

Ho un caro collega che mi ha parlato delle sue angosce profonde quando si allontana da casa,paura che la depressione della moglie dopo l’ultimo parto la porti a compiere un figlicido..sa che possono essere solo fantasmi …ma la paura è profonda…esiste..la paura della madre assassina .

Ricordo un altro caso al tribunale dei minori…una adottabilità “una ragazza madre minorenne fu denunciata poiché il figlio di soli 6 mesi era già stato portato varie volte al pronto soccorso con varie fratture e lesioni sul corpo “quando l’ascoltammo in aula,ricordo ancora il suo gesto..tese le braccia come quando si tiene in braccio il proprio piccolo figlio,poi le allargò…” e cosi il mio bambino cade…io gli voglio bene …ma le braccia non lo reggono “…lei fu messa in casa famiglia e lui fu dato in adozione….quella maternità….quali e quante ferite..quante cadute..quante mancanze di sostegno?

Ad un’altra ragazza,chiesi perché avesse tentato di uccidere il suo bambino,perché non aveva abortito,perché lo aveva fatto nascere per poi …mi rispose”quando l’ho guardato mi sono sentita indifferente,lo vedevo e dentro di me dicevo:

“Tu sei l’espressione del mio demone,della mia vergogna,del mio tradimento,del mio segreto….”

Alla ragazza chiesi “perché?….ogni giorno è un’opportunità in piu’,grazie a ciò che si è imparato il giorno prima…e con ciò che si potrà fare il giorno dopo “

Rifletto spesso sulle tre erre che uccidono l’essere umano…Rimorsi,Rimpianti,Rancori,…e questi sono nutriti dalla solitudine,dal silenzio,dalla paura…non esiste piu’ l’amore di sé e dell’altro da sé,ecco perché la sacralità del corpo deve diventare un fatto pedagogico (progetto psicantropos ),ecco perché bisogna uscire dall’iconografia delle gioie della maternità e parlare di questa anche nei risvolti oscuri della cruda realtà…spesso,sempre piu’ spesso la madre è lasciata sola,con le sue paure e le sue fragilità,la famiglia patriarcale,il poter contare sulla rete parentale,l’assistenza ,l’accoglienza ,l’aiuto rendeva questi drammi meno frequenti,benchè l’infanticidio appartenga a tutte le epoche ,con diverse motivazioni psicosociologiche.

Grazie

Maria Rosa Dominici Bortolotti

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Maria Rosa DOMINICI

About

psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.

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