Oristano, processo al prete che gestiva prostitute in comunità
Inserito il 12 febbraio 2012 da Maria Rosa DOMINICI
«Mi prostituivo per 30 euro in una camera della Comunità il Samaritano, io ero agli arresti domiciliari, i clienti erano detenuti in permesso premio. Ho sempre respinto invece le avances di don Giovanni Usai e per questo lui mi trattava male».
Con la deposizione di Ogenovo Blessing, una nigeriana di 22 anni che fu ospite della Comunità tra i mesi di febbraio e di novembre del 2009, è entrato nel vivo in Tribunale a Oristano il processo per favoreggiamento della prostituzione e abusi sessuali contro il fondatore della Comunità di Arborea per il recupero dei detenuti. La giovane donna non ha risparmiato le accuse nei confronti di don Usai. «Aveva rapporti sessuali con le altre ospiti della Comunità e per questo permetteva a tutte di fare quello che volevano. A me – ha raccontato – ha chiesto più volte di andare a letto con lui, ma io gli ho sempre risposto di no e lui mi diceva che avrebbe scritto al giudice per farmi tornare in carcere». Rispondendo alle domande del pubblico ministero Diana Lecca, la teste nigeriana ha anche spiegato che si prostituiva nella camera di un’altra ospite della Comunità, Rita, che le presentava i clienti, le faceva da palo quando si intratteneva con loro e si prostituiva anche lei.
«Don Giovanni sapeva tutto, perchè andava a letto con Rita e una volta l’aveva sorpresa in camera con un uomo», ha dichiarato ancora la testimone, che poi ha spiegato di aver lasciato la Comunità perchè non le piaceva quel che succedeva in quel posto e dopo la partenza di Rita non si sentiva più tranquilla. Oltre che dalle dichiarazioni della testimone, l’udienza è stata movimentata anche dai ripetuti e duri scontri tra il pubblico ministero Lecca e l’avvocato Anna Maria Uras, difensore di don Giovanni. Uno di questi ha anche determinato una breve sospensione dell’udienza da parte del presidente del Tribunale Modestino Villani. Al termine dell’udienza il processo è stato aggiornato al 23 marzo prossimo.
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come sempre bisogna attendere la sentenza , non possiamo processare tramite i media, certo che apurare la verità è sempre difficile …in queste situazioni , in ambiti ristretti in cui si giocano ruoli di potere può accadere di tutto , in genere dove ci sono vittime ci sono anche carnefici , non mi stupisco del fatto che sia potuto accadere, ne del fatto che non sia accaduto…le dinamiche dell'essere umano hanno molti aspetti in ombra e tutto può succedere… specie fino a che questi luoghi resteranno chiusi agli osservatori , l'isolamento, come diceva un ex detenuto che segui per la valutazione della pericolosità sociale , dato che doveva essere rimesso in graduale regime di semilibertà "tramuta in bestie anche le piu' brave persone…riferendosi alle guardie carcerarie , agli operatori…dopo un pò diventano bestie perchè loro stessi sono come noi..prigionieri di questie mura…il forte sfrutta il debole
Spesso i cosidetti "Ministri di Dio" confondono la fede con la gratificazione personale, ci sono quelli che peccamo di immodestia creando grandi opere e ci sono quelli che peccano e basta, ambedue le categorie, però si sentono gratificate nell'intimo. Secondo me la soluzione sta nell'abolizione del celibato ecclesiastico, almeno per i sacerdoti, cosidetti "secolari", verrebbero evitati moltissimi casi di stupro, pedofilia e porcherie varie connesse all'astinenza da sesso.
ASSOLUTAMENTE D'ACCORDO LA CASTITà DEVE ESSERE UNA SCELTA NON UNA IMPOSIZIONE ,INOLTRE SE SIAMO STATI CREATI COSI…
nn sono sicura ke il voler violentare bambini e varie dipendano dal fatto di essere un prete o comunque un uomo di dio, l’uomo si distingue dalla bestia. ma qnd hanno deciso di essere uomini di chiesa sapevano cosa stavano facendo. se poi accade qualche scappatella vabbè sono anke uomini ma il loro combattimento dov’è?la cosa triste è che tutto va a finire a uno skifo, che tutti conosciamo, ma il demonio vuole x se le anime e comincia propio dove si cerca di sconfiggerlo nella chiesa.
Non bisogna perdere di vista che la maggioranza dell'abuso infantile (che include anche teenagers) accade nella famiglia ed e' perpetrato da genitori o parenti che hanno accesso ad attivita sessuali. Dunque la castita non e' tanto facilmente la spiegazione o la ragione principale dell'abuso sessuale o di altra natura dei minorenni. E poi c'e' di tutto: allenatori (vedi Penn State University, uomo sposato etc.), capi di boy scouts, allenatori e promotori di ballerine, pattinatrici sul ghiaccio, nuotatrici etc. E poi ci sono abusi sessuali di giovani da rabbini, preti ortodossi, ministri protestanti etc. Dunque la castita non e' la variabile piu' importante o controllante. La Chiesa Cattolica e' un bersaglio facile (ed a ragione) perche' presenta una facciata monolitica e facile da colpire e criticare ma non e' per nulla la sola istituzione dove ci sono abusy. La famiglia, purtroppo, rimane in testa!!
Quando si ha la schiena piegata da una vita incarognita già a 20 anni e l’uomo che deve lenire è colui che sparge sale e aceto sulle ferite…
Una matassa ingarbugliata dove vittime e carnefici si contendono una presunta vita normale…In nome di chi e di cosa poi l’uono si comporta così supportato dalla momentanea superiorità; dopo aver conosciuto la cultura di Abele e Caino !!!!
Quando si dice che non c'è più religione…o forse la considerava un'altra forma d'amore…Per colpa di pochi perde credibilità un intero sistema…. Indignazione!