Posted on 14 March 2015 by Maria Rosa DOMINICI
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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.
È importantissimo che ci sia un tribunale o una sezione giudiziaria specializzata nelle questione minorile. Individualizza così i discorsi dell’universo infantile e fa si che anche i giudizi e personale si concentrino sulla questione. L’età imputabile è una questione culturale ma bisogna anche lasciare i bambini vivere l’infanzia! Sembra che la tendenza sia diminuire sempre di più l’età penale, come se avesse una fretta in farli rispondere penalmente per i suoi atti. È necessario attendere le indicazioni della Pedagogia e le suggestioni della Psicologia evolutiva riguardo al marco della età in cui il bambino sarebbe maturo e capace di intendere le conseguenza dei suoi atti.