Posted on 23 October 2014 by Maria Rosa DOMINICI
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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.
Quando due diritti vanno d’incontro, bisogna vedere quale sia più importante risguardare, quale sia più consono c l’ordine sociale. In questo caso ritengo il diritto alla propria identità assolutamente da proteggere. In confronto c l’anonimato dalla madre, il diritto a sapere di dove sia venuto credo debba essere prioritario visto rapresentare vera condizione di benessere, appartenenza e identità di una persona.
l’argomento essendo emotivamente delicato ,è in discussione da anni,penso che il Diritto alle proprie origini,proprio perchè cosi intimo debba essere affrontato in età di consapevolezza con l’affiancamento e il contenimento psicologico adeguato,ogni rivelazione,in quanto tale ha in se un trauma,quindi ci vuole una profonda attenzione nel prevenire un’ulteriore vittimizzazione