Posted on 16 January 2013 by Maria Rosa DOMINICI
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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.
Tags | considerata, il mare, lampedusa, orgoglio, silenzio, storia, strage, uomini, vita
Non danno meriti e medaglie…questi cadaveri lividi e senza colore. Siamo noi che ci presentiamo col cuore in mano a dover dare amorevolmente il nostro obolo di dignità verso coloro che da noi vorrebbero arrivare con i polmoni pieni di urla di gioia, per una conquista e non pieni d' acqua che non lava la nostra ignavia e sopratutto non arriva al cuore di una Europa che occupata com'è a spartire solo cattedre e onori…Quei cadaveri meglio ignorarli!…Giusto far di questi almeno ora dei cittadini e inviarli in tutta Italia…dove un fiore sarà disponibile a colorare quelle morti innocenti…
sono parole come queste,persone cosi,sentimenti profondi come quelli che si manifestano con tali pensieri che fanno si che ancora ..in terre cosi lontane e cosi vicinepermettono di dire a uomini e donne e bambini ..italiani brava gente ..con un sorriso sincero e …gratuito
Non c'è spazio per gli emigrati, per chi arriva con la speranza di una vita migliore per se stessi e per le famiglie che rimangono a casa in attesa di ricevere dai loro cari lontani quanto serve per il loro sostentamento… Spesso mi capita di parlare con questi giovani uomini che con tanti sacrifici arrivano dal Senegal o da altri paesi africani, chiedono di lavorare, di guadagnarsi il pane quotidiano onestamente, ma le difficoltà sono tante, in questa Italia che si trascina smembrata dalla cupidigia di pochi, e diventa sempre più difficile anche per loro racimolare qualche euro… Non si può pensare di abbandonarli a se stessi, quelli che riescono ad arrivare senza subire tragedie, come quelle che spesso sentiamo sopratutto a Lampedusa, dovrebbero essere accolti con umanità, come fratelli, ascoltiamo le loro storie e facciamo in modo che ci siano delle politiche europee adeguate, che li supporti e gli restituisca la dignità che meritano come ogni essere umano.
Non c'è spazio per gli emigranti, per chi arriva con la speranza di una vita migliore per se stessi e per le famiglie che rimangono a casa in attesa di ricevere dai loro cari lontani quanto serve per il loro sostentamento… Spesso mi capita di parlare con questi giovani uomini che con tanti sacrifici arrivano dal Senegal o da altri paesi africani, chiedono di lavorare, di guadagnarsi il pane quotidiano onestamente, ma le difficoltà sono tante, in questa Italia che si trascina smembrata dalla cupidigia di pochi, e diventa sempre più difficile anche per loro racimolare qualche euro… Non si può pensare di abbandonarli a se stessi, quelli che riescono ad arrivare senza subire tragedie, come quelle che spesso sentiamo sopratutto a Lampedusa, dovrebbero essere accolti con umanità, come fratelli, ascoltiamo le loro storie e facciamo in modo che ci siano delle politiche europee adeguate, che li supporti e gli restituisca la dignità che meritano come ogni essere umano.