Posted on 29 September 2017 by Maria Rosa DOMINICI
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psicologa,psicoterapeuta vittimologa,membro dell'Accademia Teatina delle Scienze,della New York Academy ofSciences,dell'International Ass. of Juvenile and Family Court Magistrates,della Società Italiana di Vittimologia,della W.S.V.,dell'Ass.internazionale di Studi Medico Psico Religiosi.,docente di seminari di sessuologia, criminologia e vittimologia in università Italiane e straniere,esperta per progetti Daphne su tratta di minori e sfruttamento sessuale,creatrice del progetto Psicantropos,autrice di varie pubblicazioni,si occupa di minori e reati ad essi connessi da 40 anni.
Per me, è la fine del senso, della logica. Mille argumenti contro. Il figlio adotivo non ha chiesto. L’HAI SCELTO TUUUU! Se un giudice pensa che il
padre lo ama meno che ad un figlio naturale non lo potrebbe dare in adozione. Questo istituto civile c’è come massima L’INTERESSE DEL BAMBINO. Le coppie e tutto più sn scelti in base al migliore interesse per il bambino. L’uccisione sua dal padre rappresenta, in prima análise, che il giudiziario ha sbagliato in darlo in adozione! Tutta l’equipe tecnica che ha dato sostentamento alla decisione del magistrato HA SBAGLIATO un alcun momento. Poi, sbagliano ancora in non condannare con agravante per il fatto di essere adotivo e quindi, una scelta personale della coppia. Retrocesso infelice, ilogico e che apre un precedente pericolosissimo .
già il Diritto spesso ha queste gravi incongruenze…oggi un pedofilo già detenuto per reati sessuali su minori,rimesso in libertà x buona condotta…ha compiuto recidiva su ragazzina di 13 anni a Milano…le vittime non hanno tutela i criminali…si,l’ingiustizia della giustizia