Chiamami sottovoce,di Nicoletta Bortolotti
Inserito il 08 maggio 2018 da Maria Rosa DOMINICI
Da quando ,attraverso atti,fatti magici, ho incontrato Nicoletta Bortolotti,….e già il cognome che è uguale a quello di mio marito,sento crearsi un legame speciale,ho percepito,intuito e saputo che avrei parlato di questo libro anche in questo mio sito.
In effetti in questo romanzo vi è tanto di tutto ciò di cui si occupa www.crimevictimpsicantropos.com.
I diritti dei bambini,specie invisibili,di leggi,di famiglie e del danno che subiscono, diventando vittime.
Ho letto di corsa questo libro,con bramosia e al tempo stesso con il timore che finisse.
TRATTA DI UNA SITUAZIONE CHE HO VISSUTO,30 ANNI PRIMA DEGLI ANNI IN CUI SI SVOLGE LA STORIA,MA I FATTI SONO ,SOSTANZIALMENTE ,QUELLI.
In questo sito ho già pubblicato l’antefatto del nostro incontro scrivendo “I baci alla luna”, ora mi è stata chiesta una recensione che ho scritto col cuore e con l’anima, grata per ciò che questo romanzo rappresenta e racconta,eccola…
Chiamami sottovoce di Nicoletta Bortolotti
Una fiaba, una favola, un racconto epico, sul tempo, lo spazio ,le scelte e i sentimenti di 3 generazioni .
Il tempo dell’infanzia fra sogno e incubo, il segreto e la fantasia ,il dolore del crescere, la realtà del vivere, la storia di tanti bambini resi invisibili da leggi crudeli ,ieri come oggi.
La colpa e la paura.
Un respiro ,in tutto questo incubo di Michele, arriva da una bambina, di fatto sola come lui, prigioniera come lui e l’amicizia permette, ad entrambe , l’esperienza di variegate forme di libertà, cosi lontane e difformi da quelle degli adulti prigionieri di leggi e pregiudizi
.
Tre generazioni a confronto, storie d’amore, forse, e di dolore, certamente.
Racconto, romanzo , quasi epico nelle traversie dell’eroe drammatico, Michele e dell’amichetta Nicole.
Tragico nella scoperta tardiva , per entrambe, del vero colpevole ,del vero traditore.
Un traditore, cosi ambivalente, come spesso nella vita, diviso in un conflitto fra giustizia , bontà e di fatto crudeltà.
In queste pagine c’è tanto dolore in nome di doveri e affetti, mischiati alla scoperta e al pudore degli istinti nascenti, non chiari , come i sentimenti degli adulti, cosi disorientanti per Michele e Nicole.
Due vite di fatto simili, una sorta di androginia di base , il maschile e il femminile fusi e confusi, Nicole che viola divieti e confini inducendo l’amico alla trasgressione con un agire quasi maschile, con un potere derivatole dalla condizione sociale, Michele fragile ,timido esitante ,quasi femminile, a causa del segreto a cui è vincolato da leggi , di fatto raziali.
Leggerlo è un viaggio nel tempo , uno star gate, momenti magici dolci e belli, fusi con incubi, mostri da fiaba, morale da favola.
In sintesi,anni dopo il lungo silenzio, la fine , emancipatoria, i due bambini-adulti trovano di fatto una realtà che li pacifica, Michele sconfigge la paura del mostro, Nicole baratta il senso di morte con il dare la vita.
E ’una fiaba, una favola, una testimonianza storica ed attuale su leggi che privono dei diritti i figli- bambini,
a causa delle scelte- doveri degli adulti emigranti
Fra la dolcezza struggente dei panorami del Ticino.si succedono simboli e vissuti ambigui.
Il chiarore complice e misterioso della luna ,il biancore puro e pericoloso della neve .
Infatti ,alle volte, guardando e non vedendo, ci si nascondono insidie umane e della natura, che creano l’origine del trauma .
Per Nicole e Michele ,nel loro spazio segreto, si muovono ed interagiscono ,fantasie compensatorie che inevitabilmente si scontrano e incontrano con realtà diverse ,piacevoli ed oscure ,come il profumo delle rose, dei monti, del buon cibo di Delia, che poi inaspettato, si trasforma e diventa l’odore stantio e crudele di fantasmi e situazioni espiatorie.
E come in tutte le fiabe , in cui c’era una volta…alla fine
”il cuore reso di ghiaccio dalla regina delle nevi si sciolse ….e sussurrò ”Chiamami sottovoce”
Grazie a Nicoletta,Michele e Nicole
Maria Rosa Dominici Bortolotti