I baci alla luna
Inserito il 01 aprile 2018 da Maria Rosa DOMINICI
C’era una volta una piccola bambina di 2 anni …
Tutte le sere,mamaNina,prendeva in braccio quella bambina,la portava fuori ,nel prato e le faceva mandare i baci alla luna perchè là,c’erano il suo papà e la sua mamma.
Questo durò dai 2 anni ai 4 anni di quella bambina che sapeva di avere 2 mamme e 2 papà,i genitori della luna erano quelli veri,quelli da cui stava ,erano quelli”putativi”,una delle prime parole strane che quella bimba senti,senza capire,per cui divenuta piu’ grande incominciò a cercare il senso delle parole e il perchè delle cose.
Ogni 2 mesi MamaNINA e BaboGustin la portavano a fare un bel viaggetto,alcune volte fino a Lugano,in un albergo che aveva un bel nome,Hotel Barchetta e li,senza capire come e perchè incontrava il suo vero papà e la sua vera mamma che in quei momenti non erano piu’ sulla luna,c’era una spiegazione strana,misteriosa ,quasi sussurrata”LAVORANO IN SVIZZERA E LI NON VOGLIONO I BAMBINI”…e io bambina sentivo,quasi,di avere una colpa
Tutte le volte c’erano pianti e rifiuti,lei,la bambina si chiedeva chi fossero quei 2 sconosciuti,non avevano i vestiti e gli odori rassicuranti di MamaNina e BaboGustin,..
sentivo dei profumi buoni,ma estranei,avevano vestiti belli,ricordo la s”ignora con la veletta,che mi prendeva in braccio e piangeva quando le dicevo “vai via brutta signora ,tu non sei la mia mamma,lei è sulla luna”,
eppure quando tornavo a Zoppè sentivo che mi mancava,lei cosi elegante e bella,col rossetto e lui in giacca e cravatta col cappello…
E INIZIAVO A FANTASTICARE,MI RACCONTAVO FIABE IN CUI ALLE VOLTE ,LORO,ERANO BUONI,ALLE VOLTE CATTIVI E ASPETTAVO DI RIVEDERLI PER CAPIRE,INIZIAI A BACIARE LA FOTO IN CUI ERANO VESTITI COME LI AVEVO VISTI LA PRIMA VOLTA CHE RICORDAVO.
Ricordo tanta cioccolata e bei vestitini,che MamaNina mi faceva coprire con quei bei grembiulini,che lei,sarta,cuciva per me.
Cera una volta…poi i ricordi vanno in un cassetto,la vita sembra sistemare tutto,ecco tornare a vivere con la mamma vera e il papà vero,restano per anni le vacanze estive dai miei genitori “putativi”,con mio fratello di latte Angelino e tutti gli amichetti di quel tempo lontano.
Cresci e fai tante cose,raggiungi ciò che vuoi,come una famiglia,con figli,un marito amatissimo,incontro magico pieno d’amore e destino…
Ieri,31 marzo 2018,la non piu’ bambina va al giardino dei silenziosi e chiede a suo marito un regalo,come è solito fare nelle varie occasioni piene di sentimento e della sua assenza presenza.
La non piu’ bambina torna a casa,fiduciosa ma non sa perchè o verso che cosa,crede ancora nelle fiabe belle e nella grande forza dell’amore.
Si apre F.B,guardando.. incontra un post di un caro amico,collega recuperato recentemente,dopo anni di lutti silenziosi,e nel suo post c’è la copertina di un libro,scritto da una scrittrice che ha lo stesso cognome di mio marito e ovviamente dei miei figli,c’è una bambina in copertina,leggo di che parla e narra…e ritrovo gli echi della mia storia.
Nomi di paesi,situazioni,vissuti che aprono le porte della memoria sopita
Airolo,San Gottardo,caprioli,cioccolata,neve,struggimento…è tutto li,davanti a me,a quasi 72 anni,una persona sconosciuta mi apre questo mondo che avevo racchiuso in uno scrigno ed inizia qualcosa,un resuscitare,dolce e commovente,nulla accade per caso.
E inizia uno scambio con Nicoletta Bortolotti,stimolato dalla copertina del suo ultimo libro e con questo c’è un mio dirmi e un mio darmi,da condividere con e per tutti quei bambini che hanno sofferto,che patiscono questa vittimizzazione che lascia tracce profonde,ferite ,ma anche forza e volontà,graziea mio marito,Aldo Bortolotti,ai miei genitori e a MamaNina e BaboGustin,grazie a Michele Festa e Nicoletta Bortolotti,grazie a questa Pasqua di Resurrezione.
IL CASO NON ESISTE
A proposito,ancora ….ogni notte,da quando i miei cari sono nell’altrove,esco in terrazza ,o ovunque io sia e mando i baci alla luna,per loro,anche se è coperta dalle nuvole o piove,perchè ,come mi ha insegnato MamaNina
“lei c’è sempre ,anche se non la vedi,come il tuo papà e la tua mamma”
Maria Rosa Dominici Bortolotti
Ma che incanto che commozione leggendo sembra di essere in montagna a guardare la luna e non si smetterebbe mai sino a che il freddo non ti dice che è meglio rientrare tanto poi si continua a sognare
queste le parole del dott.Luigi Martello,
Magistrato Tribunale per i Minori di Bologna
bello quando sensibilità diverse si incontrano e si capiscono,riconoscendosi in uno stesso linguaggi