Bambini e Pedofilia,il vantaggio secondario in contesti familiari/parentali /amicali
Inserito il 20 febbraio 2018 da Maria Rosa DOMINICI
Troppi i racconti di storie atroci,tremende,sofferte,mai dimenticate,ferite superate con residui cicatriziali, a memoria e testimonianza dell’aver subito,in un’infanzia indifesa,resa invisibile da opportunismi,da censure,da perbenismi da “i panni sporchi si lavano in casa”
“ma cosa dici,vergognati!”,
“non è vero..ti vuole bene”
“smettila di essere scorbutica/o con lo zio…”
Rivelazioni sentite in seduta,nel corso di una terapia,nel coraggio ritrovato di un’età adulta ,in cui ,piu’ nessuno ti può smentire o minacciare.
Storie,tante ,passate e attuali sempre immerse nella memoria di un dolore vissuto nella solitudine di chi invece di difenderti vedendo e intervenendo a tua difesa,fruiva delle scampagnate,delle cene o pranzi,delle vacanze condivise,dei regali per tutta la famiglia.
Casi sentiti in tante perizie,casi raccontati in aule di tribunali,incesti negati di fronte a prove schiaccianti.
Tutto questo,questa esperienza,questa “raccolta dati” da molti decenni mi porta a riflettere che non ci sono genitori ,o parenti,o società inconsapevoli,credo che alla base di tanta omertà,incuria di fronte alla sofferenza di un minore abusato ci sia un malcelato interesse legato a vantaggi secondari.
Una paziente:
“NON CAPIVO PERCHè PAPà E MAMMA INSISTEVANO CHE DESSI IL BACINO A QUEL LORO AMICO…IO NON VOLEVO,MI DAVA FASTIDIO MENTRE MI PRENDEVA IN BRACCIO E MI SBACIUCCHIAVA E POI MI TOCCAVA DA PER TUTTO CON LA SCUSA DI FARMI IL SOLLETICO,MA SOLLETICO NON ERA,QUANDO LO DISSI AI MIEI ,CON UN Pò DI PAURA DI ESSERE SGRIDATA MI RISPOSERO CHE ERO UNA SCIOCCHINA,CHE MI VOLEVA BENE ,PERCHè LUI NON AVEVA BAMBINI E POI LUI POTEVA DARE UNA PROMOZIONE DI LAVORO A PAPà PERCHè ERA IL SUO DIRETTORE E QUINDI DOVEVO ESSERE GENTILE”.
Un paziente”mi facevano fare le vacanze con lui,e io stavo sempre peggio,non mi piaceva che dormisse nudo con me…ma era il mio allenatore e mi stava vicino x farmi diventare uomo e un piccolo campioncino nello sport… che diamine non dovevo aver le paure di una femminuccia”.
In aula ,una madre,moglie di un marito incestuoso “bhè a loro piaceva,erano loro che si strusciavano sul padre,e lui poi… ovvio che si eccitava..e cosi..poi …faceva meglio l’amore con me”,
“SE NON L’HANNO MAI DETTO PRIMA E’ PERCHE’ GLI FACEVA PIACERE”.
“MIA MADRE E MIA SORELLA:
“CHIEDI TU A PAPA’,LUI NON SA MAI DIRTI DI NO”
CERTO ERO LA SUA FIDANZATINA…E POI MI DERIDEVANO DICENDO CHE ERO UNA BAMBINA STRANA….
perchè non parlavo mai,ero musona,e non ero mai contenta che il papà ….il giovedi pomeriggio portava solo me nella casa di campagna a prendere le uova dai contadini…
quando tornavo volevo solo andare a dormire e dicevo che ero stanca”.
LO ZIO,ERA SOCIO DI MAGGIORANZA NELL’AZIENDA DI …PER CUI VISTO CHE ERA SEMPRE SOLO,PERCHè LAVORAVA TANTO…IO DOVEVO STARE CON LUI PER FARGLI COMPAGNIA…E POI ERA IL MIO PADRINO E CI FACEVA TANTI REGALI..IO SAREI STATA LA SUA EREDE..POI..PIU’ AVANTI TOCCO’ A MIO FRATELLO…E QUANDO LO DISSI,DA PIU’ GRANDE AI MIEI,MI DISSERO CHE ERO UNA SVERGOGNATA… DOPO TUTTO QUELLO CHE AVEVA FATTO PER ME E MIO FRATELLO…”.
Mia madre era fissata con i book fotografici,per lei ero bellissima ,come lei e io dovevo essere la sua rivincita,mi portava da un fotografo famoso e mi lasciava li,perchè lui aveva detto che se lei restava mi distraevo,doveva tornare a prendermi dopo un’ oretta,già dalla seconda volta,avevo 11 anni,cominciò a dirmi che facevamo foto per una serie di costumi da bagno,poi diceva che non avendo seno potevo farle solo con gli slip…poi fini come le ho detto…mi rimpinzava di cioccolattini o di pane e salame e poi mi dava anche del vino cosi mi venivano le guance rosse, incominciai a dire a mia madre che non volevo piu’ andarci,lei insisteva lui mi stordiva,alla fine non mi volle piu’ mi sentivo in colpa,ero diventata brutta ,non mangiavo piu’,fu cosi che iniziarono i miei periodi di anoressia e bulimia,volevo essere brutta,era l’unico modo per smettere quelle cose che mi facevano stare male…anche se mi piacevano
POTREI CONTINUARE…MA SO CHE QUESTO DA FASTIDIO,CHE QUANTO SCRIVO SARA’ CRITICATO,DENIGRATO,SCHERNITO…NON MI IMPORTA ,IN QUESTI DOLORI CI SONO ENTRATA,INSIEME CON QUESTE PERSONE SI è ATTRAVERSATO IL BOSCO DELLA SOFFERENZA,RISALENDO,RINFORZATI,LA VORAGINE E RITROVANDO INSIEME L’AUTOSTIMA.
DI FATTO COME SI FA A NON CAPIRE CIò CHE STA ACCADENDO AD UN FIGLIO,COME SI FA A NON AVER FIDUCIA NELLE PAROLE DI UN BAMBINO ?…
QUANDO L’ADULTO ABUSANTE CI FA COMODO?
Non è pessimismo il mio,è testimonianza di una realtà perversa che avvelena la mente,che fa spettacolo,moda ,scoop a secondo di momenti sociali e politici,ora si parla di caccia alle streghe,ora si parla di malcostume,ora si esalta il diritto al piacere intragenerazionale,ora si censura perchè il parlarne da fastidio…bene a mio avviso anche queste modalità hanno in esse un vantaggio secondario…se non altro quello del profitto mediatico e giornalistico,la ricerca del consenso o del dissenso.
Qualcuno potrà riconoscersi,qualcuno potra identificarsi o proiettare le proprie paure di fatto queste storie sono comuni e ora tanti adulti le raccontano pubblicamente,io spero che arrivi il tempo che anche i minori,ben tutelati e protetti da una giustizia adeguata,possano farlo senza diventare bersagli vulnerabili dell’attuale morbosità
Questo sento di doverlo alle tante vittime infanti che ogni giorno appoiono sui quotidiani,sui TG, nei salotti dei tuttologi telegenici e ancor piu’ a quelli che restano sconosciuti e muti nell’ombra dell’anima nera cosi pervasiva ed invasiva in questa società che ha perso il limite e la pietà.
grazie
Maria Rosa Dominici
Maria Rosa DOMINICI, thank you for this post. Its very inspiring.
thanks to you, if you want you can write because it seemed interesting,