Fiabe x raccontare l’adozione…e ordinaria vittimizzazione
Inserito il 29 settembre 2017 da Maria Rosa DOMINICI
Ieri,28settembre 2017,ero con Anna Genni Miliotti,madre adottiva,scrittrice esperta del/e sull’argomento,a presentare il suo ultimo libro ,FIABE X RACCONTARE L’ADOZIONE..
Anna è cara amica di lunga data,con cui si sono condivise battaglie sino dai tempi in cui eravamo all’Istituto degli Innocenti nel gruppo di esperti x l’adozione internazionale,continuando poi negli anni, ad argomentare e sensibilizzare sui Diritti dei Minori,poi,ieri….poche ore dopo leggo,leggiamo con sgomento la decisione ,assurda della Cassazione ke non condanna all’ergastolo,un padre figlicida,solo perchè ha ucciso un figlio adottivo.
A giornni,dal 5 al7 ottobre si terrà a Catanzaro il 36°Congresso Nazionale dell’A.I.M.M.F (Associazione Italiana dei Magistrati x i Minorenni e la Famiglia)il cui titolo è
Prevenire ed Educare:due orizzonti che si incontrano per una giustizia a misura di Minore,consequenziale,alla luce di questa sentenza chiedersi
“I MINORI ADOTTATI QUALE STIGMA HANNO X NON AVERE GLI STESSI DIRITTI DEI FIGLI BIOLOGICI DELLA COPPIA ?”
Sicuramente farò questa domanda e sarà bene rifletterci,sentendolo pensiero condiviso da molti colleghi,Giudici Onorari e Giudici Togati.
Questo libro che ha un grande valore pedagogico,che insegna un giusto lessico x affrontare la delicatezza e la sensibilità dell’argomento,che appartiene ad una coopresenza di storia fisica e affettiva,in cui vi possono essere realtà di impatto psicosomatico,Anna GenniMiliotti asserisce la necessità di non usare piu’ termini come” abbandono,o come-il caso,o il genitore sbagliato”
…nel mio intervento confermavo come ciò,ossia l’uso abitudinario di questi termini, dipendesse da una cultura in cui,in qualche modo l’adottare e l’adottato fossero di fatto avvolti in uno stigma che li fa percepire vittime…
gli uni vittime del non poter o non aver procreato un figlio biologico,l’altro dell’essere in qualche modo frutto di un rifiuto.
Preconcetti,che guarda caso anche la Giustizia,proprio ieri ,con una sentenza iniqua ha confermato.
Vorrei dire altro del bellissimo testo presentato alla Mondadori di Bologna,da Anna Genni Miliotti,organizzato dal collega psicologo dott.Favaloro,ma il consiglio migliore è
LEGGETELO,genitori adottivi e non,Insegnanti ADOTTATELO,FA BENE A TUTTI I BAMBINI IN QUANTO FIGLI,GIUSTIZIA CAPITELO COSI SI POTRA’ EVITARE IL DANNO CHE RENDE ULTERIORMENTE VITTIMA
grazie MARIA ROSA DOMINICI
Per me, è la fine del senso, della logica. Mille argumenti contro. Il figlio adotivo non ha chiesto. L’HAI SCELTO TUUUU! Se un giudice pensa che il
padre lo ama meno che ad un figlio naturale non lo potrebbe dare in adozione. Questo istituto civile c’è come massima L’INTERESSE DEL BAMBINO. Le coppie e tutto più sn scelti in base al migliore interesse per il bambino. L’uccisione sua dal padre rappresenta, in prima análise, che il giudiziario ha sbagliato in darlo in adozione! Tutta l’equipe tecnica che ha dato sostentamento alla decisione del magistrato HA SBAGLIATO un alcun momento. Poi, sbagliano ancora in non condannare con agravante per il fatto di essere adotivo e quindi, una scelta personale della coppia. Retrocesso infelice, ilogico e che apre un precedente pericolosissimo .
già il Diritto spesso ha queste gravi incongruenze…oggi un pedofilo già detenuto per reati sessuali su minori,rimesso in libertà x buona condotta…ha compiuto recidiva su ragazzina di 13 anni a Milano…le vittime non hanno tutela i criminali…si,l’ingiustizia della giustizia