A proposito di turismo sessuale :segnalato da dott.ssa Cristiana Bortolotti
Inserito il 25 settembre 2014 da Maria Rosa DOMINICI
Grazie a chi ha segnalato questo articolo,grazie alla giornalista Marida Lombardo PIjola, che fa una fotografia reale di questo inferno dei piccoli angeli della prostituzione infantile,Argomento e cruda realtà che tratto da anni,che ho documentato in Brasile, quando a seguito di mie fotografie,di adulti,uomini e anche donne,, a Fortaleza fu creato una commissione di inchiesta parlamentare su questo crimine…foto di bambine ,sorelline,e fratellini per mano a porci in bermuda e camicie sgargianti o eleganti giovani in giacca e cravatta con splendide adolescenti illuse d’amore e poi buttate via come stracci consumati e consunti…le rivedevo nei vari centri d’accoglienza,distrutte da droghe e da ferite del corpo e dell’anima…Questo è vero accade anche in Italia,non è una malattia…è pura crudeltà fine a se stessa,non è solo o sempre malattia ,è criminalità,,sadismo,incapacità di vivere un bambino come persona sacra nella sua debolezza ed innocenza,è un oggetto per adulti distruttivi e contaminanti,già nel loro sguardo famelico da predatori…,nei finti gesti rassicuranti da lupo di cappuccetto rosso,
Non mi arrenderò mai nel denunciare e perseguire questo crimine,non mi stanchero di dire ,trasmettere ,raccontare…è ormai una moda turistica nel concetto che …tutto è concesso basta pagare…alle volte anche le leggi sono by passate da corrotti in complicità con i corrutturi..molti sotto amabili aspetti che seppelliscono gli Amabili resti…film di atroce realtà
grazieMaria Rosa Dominici
di Marida Lombardo Pijola “Turismo sessuale,padri di famiglia italiani al primo posto a caccia di bambini ” ,pubblicato su IL MESSAGGERO .it tempo fa…che è comunque di costante e preoccupante attualità :
“ROMA – Sono così piccole da non raggiungere in altezza l’anca dei predatori che se le vanno a comprare nei bordelli, e poi le stuprano, e prima trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali, e 80.000 volte all’anno in media la lingua è l’italiano.
Sono così leggere che a prenderle in braccio pesano poco più di un bebè. Sono così truccate che sembrano bimbe a Carnevale. Sono così sottili che, se non fossero coperte di stracci succinti e colorati, indosserebbero le taglie più piccole degli abitini per bimbi occidentali. Le stuprano, tra gli altri, certi italiani che a casa sembrano gente qualunque, gente a posto. Che mai e poi mai potreste riconoscerli dal modo di fare, dalla morfologia.
Figli, mariti, padri, lavoratori. E poi un aereo. E poi in vacanza al Sud del mondo. E poi diventano il demonio. Italiani, tra quelli che ”consumano” di più a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Italiani, i primi pedofili del Kenya. Attivissimi, nell’olocausto che travolge 15.000 creature, il 30 per cento di tutte le bambine che vivono tra Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Piccole schiave del sesso per turisti. In vendita a orario continuato, per mano, talvolta, dai loro genitori. In genere hanno tra i 14 e i 12 anni. Ma possono averne anche 9, anche 7, anche 5. Minuscoli bottini per turisti. Burattini di carne da manipolare a piacimento. Foto e filmati da portare a casa come souvenir. Costa quanto una buona cena o un’escursione. Puoi fare anche un pacchetto all inclusive: alloggio, vitto, viaggio, drink, preservativi e ragazze per un tot. Puoi cercare nei forum in Rete le occasioni, ci sono i siti apposta. Puoi scegliere tra ”20 mixt age prostitutes”, dalla prima infanzia in su. Puoi avere anche le vergini, mille euro in più. E poi torni da mamma, dai figli, dalla moglie, in ufficio. E poi bentornato, e quello che è successo chi lo sa?
L’allarme è dell’Ecpat, l’organizzazione che in 70 Paesi del mondo lotta da sempre contro lo sfruttamento sessuale dei bambini: sono sempre di più, i vacanzieri che vanno a caccia di cuccioli umani nei Paesi dove, per non morire di fame, si accetta ogni tortura. Sono un terzo dei tre milioni di turisti sessuali in tutto il mondo. Sempre più giovani, tra i 20 e i 40 anni. Sempre più depravati per scelta, e non per malattia. Solo il 5 per cento di loro, infatti, è un caso patologico. Gli altri, informa l’Ecpat, lo fanno per provare un’emozione nuova, in modo occasionale (60%), oppure abituale (35%).
I MONDIALI DI CALCIO
E il demonio si sta mobilitando in Brasile, per rifornire il mercato, sebbene i bimbi sfruttati siano già 50.000. L’impennata arriverà coi Mondiali di calcio del 2014. «La settimana prossima ci incontreremo a Varsavia -racconta Marco Scarpati, direttore di Ecpat Italia- per pianificare, assieme alle Polizie di tutto il mondo, qualcosa che impedisca una replica, in Brasile, di quanto avvenne in Ucraina nel 2010 e in Sudafrica nel 2012: il racket trasportò bambini da tutti i territori circostanti, per accontentare la richiesta. Purtroppo tutto questo accade sempre, in occasione di eventi sportivi. E i controlli sono spesso labili, insufficienti, inefficaci». Ecco perché domenica, al grido Un altro viaggio è possibile, una marcia ciclistica lungo le strade di 29 città, organizzata dall’Ecpat e dalla Fiab, porterà in giro l’indignazione contro lo sfruttamento sessuale dei bambini. Pedalando, si segnalerà che questa è un’emergenza. Che un milione e duecentomila bimbi sono sfruttati nel sesso, nell’accattonaggio, nei lavori forzati. Stime ufficiali, queste. Quelle ufficiose propongono ben altri conti: solo i piccoli schiavi del sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di dollari all’anno.
E a chi non ha i soldi per il viaggio, basta girare l’angolo: tra i 10 e i 12.000 di quei bambini si trovano in Italia. Migranti. Nomadi. Minori non accompagnati. In vendita a casa nostra, per le nostre strade, o anche su ordinazione. Solo a voler guardare. Solo a voler sapere.”
Tutto questo è orribile, la storia si ripete in continuazione, purtroppo se ne parla ancora molto poco e non c'è una volontà comune di porre fine a questo crimine spietato che uccide fuori e dentro le piccole vittime inconsapevoli… mi sento impotente ogni volta che leggo queste storie, vorrei ci fosse più impegno, da parte della società civile e degli organi preposti, per colpire questi mostri capaci di tali misfatti in qualsiasi parte del mondo si trovino.