Satanismo:gli illeciti penali nelle sette sataniche- tesi dott.N.Gilardoni
Inserito il 21 settembre 2014 da Maria Rosa DOMINICI
La parte che di seguito pubblico è tratta dalla tesi del dott.Nicola Gilardoni che mi contattò a seguito della replica televisiva di un mio intervento alle Iene in cui si affrontava il tema del satanismo,ovviamente il suo interesse che sarebbe poi sfociato in questa tesi mi entusiasmò tanto da decidere di mettermi a disposizione..di questo argomento si parla poco in campo accademico.Su questa scia televisiva ci furono comunque molte occasioni di contatto ,non ultima quella che mi porterà ad un convegno sul tema il 24 ottobre 2014 alle ore 18,presso la sala Farinati ,nella Biblioteca Civica di Verona, organizzata da Templari Cattolici d’Italia,,è Progetto Culturale Promosso dalla Chiesa Italiana,allego programma:
Giovani
Satanismo
Magia
ANALISI DI UN FENOMENO MULTIDISCIPLINARE
Moderatore:
ANTONIO FASOL
Presidente del GRIS Diocesano di Verona
Intervengono:
DOTT.SSA MARIA ROSA DOMINICI
Psicologa – Psicoterapeuta, già Giudice Onorario presso la Corte d’Appello di Bologna,
Sezione Minori
PROF. MATTEO MARTI
Farmacologo e tossicologo dell’Università di Ferrara, Centro collaborativo del
Sistema di Allerta Precoce del Dipatimento Politiche Antidroga della
Presidenza del Consiglio dei Ministri
DOTT. FRANCESCO MANARINI
Esperto in movimenti magico-esoterici, simbologia e crimine
DON GINO OLIOSI
Canonico Emerito, esorcista della Diocesi di Verona, già docente di filosofia
e teologia
DOTT. MAURO GIORGIO FERRETTI
Venerdì 24 Ottobre 2014
Ore 18.00
SALA FARINATI
Biblioteca Civica, Verona
Con il patrocinio: Regione del Veneto,Provincia di Verona,Comune di Verona
Dalla tesi di laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza,
dipartimento di Giurisprudenza Università di Roma”Tor Vergata”
SATANISMO :GLI ILLECITI PENALI NELLE SETTE SATANICHE
Relatore chiar.mo Prof.Giovanni Flora
Laureando Nicola Gilardoni
A.A 2013-2014
Estrapolo la parte a me dedicata per chi volesse il link dell’intera tesi è il seguente
https://www.dropbox.com/s/io0vrpf0pe2ezn4/Tesi%20Satanismo-Gilardoni.pdf
3.2. Gli studi di Maria Rosa Dominici3.2. Gli studi di Maria Rosa Dominici
Tra i diversi studiosi di questa commistione tra pedofilia e satanismo ritengo un’importante fonte Maria Rosa Dominici. Nei suoi scritti definisce il bambino come
“massima espressione della purezza e per ciò rappresenta per un satanista la realizzazione massima della trasgressione, della perversione e dell’offesa della “sacralità” del corpo. Per tale motivo, da sempre, il dono più caro a Satana è un corpo infantile, giovane, vergine, è il corpo che contiene e rappresenta l’innocenza che deve essere sporcata, contaminata, corrotta. Nei fatti documentati, di pratiche occulte, di rituali di giovinezza e di satanismo i bambini vengono violati, torturati, a volte sacrificati e in tutto questo c’è sempre e comunque una componente e una finalità erotica. Quindi, siccome tale erotismo è suscitato da adulti e per adulti, è evidente la connessione e commistione fra pedofilia e satanismo.
In tutta questa attività si osserva spesso la presenza di un tramite femminile, di un iniziatore femminile, che porta al martirio di tanti minori; spesso è la madre, la sorella, una parente o una ladra di bambini che è protetta dalla sua stessa appartenenza al genere femminile che maschera le sue azioni”.
La Dott.sa Dominici ha collaborato spesso con “Terre des Hommes” con cui ha avuto modo di verificare e anche confrontarsi sull’involuzione nel mondo della prostituzione minorile e della tratta degli schiavi.
Nel suo intervento al convegno internazionale “Il traffico dei minori: Piccoli Schiavi senza Frontiere”, tenuto a Roma l’11 e il 12 luglio 2002 cita alcuni episodi che di sicuro mostrano il legame stretto che esiste tra satanismo e pedofilia.
“Negli anni dal ‘97 al 2000 anche padre Angelo Pansa, consulente del Tribunale dei Diritti dei Popoli, missionario Xaveriano da oltre 20 anni in Amazzonia, fu coinvolto tra i docenti dei corsi che tenevo ormai in varie regioni d’Italia. […] Da lui si seppe della pesada, brutale scommessa fatta nei bordelli di bambini in cui venivano puntati soldi su quanti corpi-rapporti avrebbe retto una bambina prostituta ,in una notte ,prima di morire; e poi ci disse della pessada, ossia del calcio che il protettore dava appena sotto l’ombelico della bambina prostituta rimasta incinta, in modo da farla abortire e poterla reinserire al lavoro subito.[…]
1) Maria Rosa Dominci, psicoterapeuta, vittimologa, dal 1996 per 3 trienni,giudice onorario presso il tribunale per i minori di bolognapoi fino al 2013 consigliere onorario presso la corte d’appello di bologna sezione minori, e membro del Cda della Onlus milanese Intervita.
2) www.crimevictimpsicantropos.com
3) Dal sito www.terredeshommes.it: “Proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute, all’educazione e alla vita sono le ragioni stesse dell’esistenza di Terre des Hommes, da quando nel 1960 un gruppo di persone animate da Edmond Kaiser fece nascere a Losanna (in Svizzera) quello che oggi è uno dei più grandi movimenti al mondo per la difesa dei diritti dei bambini.”
Ora, 2002, le ragazze sottoposte all’art.18 mi raccontano di come possano viversi la gestazione, portare a termine il parto e far nascere il figlio. Non si tratta però di una ritrovata umanità dei mercanti di schiavi; questi individui uomini, donne, senza distinzione di razza e di genere, appartenenti ai cinque continenti e non solo all’ormai romantico terzo mondo, vedono il vantaggio economico che si realizza tramite il raddoppio della merce umana in loro possesso: il bambino diventerà così risorsa economica nei mercati della pedofilia, pedopornografia, prostituzione minorile, espianto d’organi, snuff movies , satanismo e, se poi è fortunato, lo attenderà l’accattonaggio o l’adozione illegale.
[…] Negli incontri con gli esperti dei sei paesi del progetto “Daphne”, (del 2001 ) emersero molte problematiche comuni. La più atroce, quella sulla credibilità selettiva a cui i minori sono sottoposti dalle istituzioni là dove minori ,vittime di pedofili e di pedocriminali […] raccontano di assassini commessi da loro stessi su vittime sacrificali coetanee o neonate.
Non sono mai creduti eppure basterebbe riflettere, mettere a confronto le cifre sui minori scomparsi in tutta Europa, pensare ai bambini mai nati perché mai denunciati (corriere della sera- un neonato su tre senza identità- rapporto ONU sull’infanzia-Alessandra Arachi ,20-11-01), per capire che ciò che questi bambini sopravvissuti alle torture fisiche e all’orrore psichico stanno dicendo è la verità. Pensiamo a ciò che è scritto in “Silence, on tue des enfantes”, o in “Les dossiers x” sull’affare Dutroux, pensiamo ai fatti di Oude Pekela avvenuti in Olanda ed archiviati. Era il 1987, il Dott. Jonker Frederick visita un bambino che ha perdite anali inspiegabili, quel fatto fu inteso come abuso sessuale rituale ma il caso fu archiviato. Un centinaio di bambini appartenenti a Sessantatre famiglie sarebbero stati fermati per la strada da adulti vestiti da pagliacci che offrirono loro gelati, limonata e droga, poi furono costretti a partecipare ad orge e sottoposti a violenze sadico-sessuali associate a riti satanici ed infine a rituali di sacrifici umani. Nel 1992 Jonker presentò ad un convegno a Londra gli esiti della sua inchiesta, sostenendo che i rituali descritti dai bambini erano autentici e appartenevano ad un circolo satanico numeroso.
4) T.U. 286/98, Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.
5)Nel gergo della pornografia, l’espressione snuff o snuff movie ( dall’inglese “spegnere lentamente”), si riferisce a presunti video amatoriali realizzati sotto compenso in cui vengono mostrate torture realmente messe in pratica durante la realizzazione del film, culminanti con la morte della vittima.
6) Il Programma “Daphne” mira a prevenire e a combattere ogni forma di violenza fisica, sessuale e psicologica, nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne. Si prefigge inoltre di proteggere le vittime e i gruppi a rischio per garantire un livello elevato di protezione della salute fisica e mentale, del benessere e della coesione sociale in tutto il territorio dell’Unione Europea. Ora si è giunti alla terza fase che ha coperto il periodo 2007-2013.
[…]. Pensiamo ai fatti di Modena oppure a certi racconti di bambini abusati e sfruttati, ridotti in schiavitù che io stessa come perito del P.M. ho sentito e audio-video registrato; raccontano molte cose simili, eppure nessuno di loro conosce l’altro, tanti non hanno l’età per immaginare o inventare le torture e le nefandezze che raccontano, eppure non gli si crede. Ecco perché la formazione alla vittimologia e all’ascolto della vittima può aiutare tutti gli operatori istituzionali, e non, ad uscire dall’emozione per entrare nell’azione razionale, consapevole con ascolto puro e raccolta di dati senza preconcetti autodifensivi dal pensiero magico come “se lo nego, se non ci credo, perché la mia mente lo rifiuta, non è accaduto” poiché l’acido scioglie tanti corpi di vittime invisibili. A proposito di tutto ciò scrissi nella mia relazione finale ai colleghi “[…] è sempre poco quello che si fa per i minori scomparsi, che restano purtroppo sempre e da sempre una maggioranza invisibile e silenziosa, vittime senza volto e spesso senza nome, perché non è stato loro riconosciuto neanche il diritto all’identità nel momento della nascita; spesso sono solo carne che nasce per essere venduta, usata, uccisa, violata nel corpo e nell’anima da chi non ha né cuore né anima, ma solo corpo. […] Penso che se non sono bastate professionalità, competenze, studi e ricerche, forse ciò che è carente è la volontà palese, l’agire palese contro la volontà occulta e l’agire occulto. Si è molto parlato della differente qualità della vita fra l’apparire e l’essere, penso che ora l’essere debba apparire”.
Per quanto riguarda il fenomeno in Italia scrive:
“Giorgio Gagliardi, da anni autorevole studioso e ricercatore nel nostro gruppo in cui ci occupiamo di questi orrori, nella sua relazione tenuta a Barcellona al Meeting FECRIS “Cult-prevention for children and teenagers” dell’11/12 Maggio 2002 dal titolo “Contributo Italiano allo studio dell’abuso satanico ovvero sadomasochistico (S R A) nelle sette ,sette sataniche, circoli ad hoc, itinerari” scrive: “per alcuni (bambini) l’espianto di organi in cliniche rinomate –anche nel nord Italia- è la fine del viaggio; ne sa qualcosa un moldavo di quattordici anni che attraverso la solita frontiera sloveno-italiana è riuscito, a Padova, a sfuggire ai suoi accompagnatori della clinica dove sarebbe finito come donatore d’organi”(Filippo Tosatto su La Repubblica del 22-11-2001-Io quattordicenne sfuggito ai trafficanti d’organi-)”.
Raccontando una sua esperienza, la Dottoressa dice:
“Una sensibile risposta ebbi ad Enna durante l’incontro del 18 dicembre 2001, dove […] moltissimi bambini delle elementari sono venuti ad ascoltare malgrado una grandissima nevicata il mio intervento inserito nel progetto antipedofilia per le scuole elementari, fatto da e con Terre des Hommes, la casa editrice Giunti, dal titolo “Mimì Fiore di Cactus, chi mi stuzzica si pizzica”. Concludo, con l’immagine serena di quei bambini siciliani che pur affrontando argomenti difficili, dando con generosità loro opinioni e testimonianze, continuavano a restare ben oltre il tempo previsto dimostrando che loro, i bambini, vogliono e possono trattare anche ciò che gli adulti temono; e il ricordo dei ragazzini della prima media di Viserba ,che pionieri del progetto Psicantropos, hanno voluto spiegare ,in un incontro organizzato presso la scuola elementare, perché loro stessi avessero consigliato di iniziare con i bambini di prima elementare. Una di loro rivolta al pubblico dei genitori, dei coetanei e degli insegnanti concludeva dicendo: “meglio sapere, sapere come difendersi, sapere come capire, che avere paura e vergogna. Solo così si aiutano i bambini”.
Grazie a tutti i bambini, solo loro sanno ancora progettare la vita ed avere un istinto riparatorio”.
Si conclude citando un suo intervento pubblicato su una rivista mensile:
“Temo l’indifferenza, l’orrore dell’assuefazione all’orrore, la strisciante, vischiosa, subdola e invischiante moda del non credere ai bambini. Si dà più fiducia ad un presunto reo che ad una presunta vittima e intanto la strage degli innocenti continua. I bambini testimoni si possono sempre smentire con il linguaggio degli adulti! Dov’è Angela? Dov’è Denise? E i due fratellini, e i mille bambini dell’isola che non c’è, che però ha l’orribile nome di pedofilia, pedopornografia (di questi invisibili vediamo i volti e i corpi, ma li rintracciamo?) traffico, espianto, commercio.”. Bisogna “[…] andare oltre i preconcetti, oltre i meccanismi di difesa e pensare che tutto è possibile, che l’orco non è quasi mai brutto, sconosciuto e riconoscibile, anzi ruota vicino a te; ti seduce, si finge diverso, come per Cappuccetto Rosso “per mangiarti meglio”. Invisibile è ciò che non si vede o che non vuol essere visto o che non vogliamo vedere. Bisogna farsi bambini per capire i bambini. Loro, gli altri, questo lo sanno, ricordate il gatto e la volpe? Carpire la fiducia di un bambino è la cosa più semplice, specie se gli dedichi quell’attenzione in più che tanto desidera e così spesso la vittima diventa ignara complice del predatore; non dimentichiamo i “minori esca”. Ricordo in aula l’intercettazione di uno di questi che diceva all’amichetto “ma dai vieni […]tanto fa tutto lui […] è buono e poi ti da 50 euro”. Oppure la ragazzina per due anni in un camper su e giù per l’Europa: “ Sì, alle volte quando non c’erano più soldi, dovevo fare la carina con i suoi amici[…]sì alle volte mi picchiava […] sì ma lui mi amava […] lo faceva per me”.
Il problema fu ed è dopo. Il reinserimento di queste vittime, la famiglia, là dove non è abusante, come è aiutata, come è monitorata, quanto riaccoglie o respinge quello che ormai è quasi uno sconosciuto oppure ne prolunga l’agonia? Le famiglie amano i loro figli in tutto il mondo, con gli stessi sentimenti. Non scandalizzatevi se dico anche questo: quanti bambini e bambine soldato sono rifiutate dai loro genitori, dai loro villaggi ? L’orrore porta orrore ed è contagioso, me lo raccontava il mio maestro Fritz Morgenthaler, morto anche per renderlo visibile. È il coraggio dell’assunzione di responsabilità, è l’onestà della denuncia che sconfigge l’ipocrisia dell’omertà: questo potrebbe fare svanire le nebbie di Brigadoom e ridarci i nostri bambini invisibili”.
7)Socialnews, culture a confronto, mensile di promozione sociale, anno 4 numero 6 giugno/luglio 2007.
Sempre sconvolgente affrontare questi argomenti, seppure indirettamente attraverso la lettura del tuo articolo, mi rattrista moltissimo tutta questa sofferenza e sopratutto mi dispiace non poter fare niente per porre fine all' orrore che subiscono bambini e adolescenti, vittime di pedofili e di sette sataniche. Sono convinta che bisogna parlarne sempre e di più, sopratutto, con i dovuti modi, ai bambini nelle scuole, perchè devono sapere che possono diventare prede di uomini malvagi, senza scrupoli, senza cuore e senza anima … purtroppo gli "orchi" esistono e sono tra noi… grazie Maria Rosa per il tuo lavoro straordinario e impagabile!
Direi che oggi vi è stato un grande segnale di impegno contro questi crimini che devastono la vita dei bambini,vittime predilette da chi fa dell’agire il MALE ,IL PROPRIO SCOPO DI VITA…ANCHE LA DOVE DOVREBBE IMPERARE IL BENE…mi riferisco all’arresto in Vaticano dell’alto prelato che si è macchiato di pedofilia,un atto di grande valore e coraggio voluto da Papa Francesco,,nella storia vi è un solo precedente…cosi dovrebbero fare anche i nostri legislatori che,haimè con il pretesto del garantismo del reo..permettono che questo continui a seminare vittime e reiterare atti di pedofilia,turismo sessuale con minori,satanismo ecc…tanto….
è piu’ facile negare ..piuttosto che combattere apertamente questa vergogna dell’UMANITA’