IL BAMBINO CHE PIANGE PER LA VERGA SCRIVE LA PAROLA VENDETTA NEL REAME DELLA MORTE (W. Blake)
Inserito il 24 maggio 2013 da Simona ZANDA
Stamane, mentre aspettavo per una visita medica, un opuscolo informativo ha attirato la mia attenzione.
Il titolo era “parlare chiaro sulle sculacciata” di Jordan Riak ed ha subito suscitato il mio interesse perché mi ha fatto pensare alla frase di uso comune in Italia ( e non solo) che dove si asserisce che sculacciare è diverso dal maltrattare e che una sculacciata non ha mai fatto male a nessuno.
Di fatto sculacciare rappresenta una punizione corporale che getta i bambini in uno stato emotivo confusionale facendoli percepire i genitori come una fonte di pericolo, paura e dolore.
I bambini imparano dunque che i rapporti umani si basano sulla forza, che forza equivale a ragione.
inoltre i bambini che vengono sculacciati non considerano il proprio corpo proprietà privata. Le sculacciate insegnano loro ad accettare l’idea che gli adulti possano esercitare un autorità assoluta sul loro corpo compreso quello di infliggere dolore e sofferenza. Ed essere picchiati sul sedere insegna loro che anche le parti sessuali del loro corpo sono soggette alla volontà degli adulti. Molestatori e sfruttatori lo sanno e le loro potenziali prede si trovano tra i bambini ai quali è stato insegnato ad obbedire altrimenti…….
Inoltre essere sculacciati può produrre stimoli sessuali precoci nei bambini e la diretta conseguenza è che per alcuni di loro si istaura un collegamento tra dolore, umiliazione ed eccitazione sessuale che dura per tutta la vita. Questo porta alcuni soggetti a sviluppare desideri e comportamenti sessuali innaturali.
Le botte sono un’esperienza degradante ed umiliante che provoca odio per se stessi e la sensazione di essere rifiutati dai genitori.
Prima o poi questi bambini avranno la possibilità di sperimentare le droghe che promettono un sollievo immediato dalle sensazioni di angoscia .
Inoltre nella prima infanzia il cervello sviluppa più velocemente di tutti gli altri organi. Lo stress associato al dolore e alla paura delle botte può inficiare il processo di crescita del cervello e l’alterazione del sano e normale processo di crescita.
Detto questo non ci rimane che riflettere sui metodi educativi che abbiamo tramandato e sulle possibili soluzioni per educare i bambini in maniera alternativa… La nostra società sta raccogliendo quello che ha seminato nell’ambito dell’educazione dei bambini, ma siamo ancora in tempo per piantare i semi per la nascita di una generazione più amorevole, maggiormente capace di collaborare e meno violenta apprendendo queste facili nozioni. Magari un giorno l’umanità civile guarderà indietro con stupore e commiserazione al tempo in cui le persone credevano che picchiare i bambini fosse un bene per loro.
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