Grecia, boom di bambini abbandonati da madre disperate
Inserito il 12 febbraio 2012 da Maria Rosa DOMINICI
POLLICINO 2012
Quando leggerete questo articolo,vi verrà in mente la fiaba di Pollicino,antesignano di questi bambini,anche in quella metafora del bisogno,e della povertà,un bambino e i suoi fratellini venivano abbandonati ,per ben 2 volte da genitori che non erano piu’ in grado di dare loro la possibilità di fruire delle necessità primarie e come ben sapete ,prima con i sassolini ,poi con le bricciole di pane aveva cercato di ritrovare la via di cas…E’ vero,un bambino preferirebbe morire di fame ma fra le braccia della madre ,la sicurezza di chi gli vuole veramente bene,piuttosto che…è la continua lotta fra bisogno e desiderio…ma chiediamoci,quanti Pollicino fanno ritorno alle famiglie ,o finiscono bene? quanti di loro diventano progressivamente invisibili,si perdono in carte burocratiche ,diventano nuovi piccoli schiavi,ingrossano i mercati dell’illecito…non fingiamo di non sapere che in ogni grande disgrazia,dove ci sono bambini arrivano avvoltoi travestiti da agnelli…ecco il mio timore nella diffusione di tali notizie ,ricordiamoci Haiti,ricordiamoci come paesi quali l’ex RUSSIA ,o il BRASILE abbiano dovuto sospendere le adozioni internazionali perchè erano diventatie territorio di sfruttamento dalle multinazionali del crimine…la speranza è l’ultima a morire …ma teniamo presente anche questo lato oscuro dell’animo umano,Maria Rosa Dominici
ATENE – È allarme abbandono nella Grecia del post-crac finanziario. L’emittente televisiva BBC racconta il dramma della nuova ondata degli abbandonati: i bambini che madri anonime e disperate lasciano davanti ai portoni delle chiese o salutano per sempre davanti all’ingresso delle scuole. Sono i trovatelli del Duemila questi piccoli che portano i nomi di Natasha, 2 anni, di Anastasia, 8 anni, o della piccola Anna, affidata alla fortuna davanti casa di una maestra d’asilo con la sola compagnia di un biglietto: “Oggi non verrò a prendere Anna. Non posso più prendermi cura di lei. Abbiatene cura voi. Sua madre”.
Il reportage della BBC propone l’intervista a un giovane sacerdote della chiesa Ortodossa, padre Antonios. Alle sue cure è stato affidato un centro di accoglienza giovanile ed è responsabile dell’associazione Kivotos. Padre Antonios racconta di avere trovato dietro la porta di casa quattro neonati negli ultimi 60 giorni. In più, una madre affamata gli ha lasciato in custodia due gemellini. Un’altra madre– la madre di Natasha – gli ha lasciato in braccio la figlia per poi dileguarsi.
I casi di genitori che hanno abbandonato i figli a una sorte migliore sono centinaia, secondo le dichiarazioni di padre Antonios. Le cause dell’abbandono sono i soldi e la mancanza di un riparo. Non ci sono più alle spalle «storie di droga, di alcool o di degrado; semplicemente non ci sono più i soldi per occuparsi dei figli», dice il religioso. Ci sono storie di madri che arrivano a perdere 25 kg e che, per ritrovare un impiego, trascorrono ore al giorno fuori casa alla ricerca di un datore di lavoro, senza poter accudire con continuità la figlia. Così l’affidano a un centro per l’infanzia. «Ogni notte piango da sola, il mio cuore sanguina, ma non ho scelta. Avrei potuto tenerla con me, ma perché farla soffrire?», protesta Maria, mamma della piccola Anastasia, che lavora in un bar ma ancora non può mantenerla.
Chiuso un negozio su 4 e disoccupazione in aumento dal 2009 del 25% (dati Klimaka/Centrimetri). Sono le cifre della crisi in Grecia. Saranno capaci di mobilitare la solidarietà e le iniziative del mondo dell’adozione? O resteranno chiusi nel cassetto dell’indifferenza?
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Tags | allarme, centro di accoglienza, chiesa ortodossa, datore di lavoro, dramma, Intervista, kivotos, neonati, ogni notte, ondata, sacerdote
e’ lo stato greco che abbandona i suoi figli….
LA nostra Maria Rosa è una Gran Donna !!!
Ce ne vorrebbero tante come Lei……
Ciao Stefania, buonanotte 🙂
non è cosi,tutte noi ,tu Maria Teresa ,se riusciamo a sensibilizzare ,a fare si che di questi bambini non si parli solo in cronaca temporanea ma ci si assuma una responsabilità comune e costante perchè non vengano dimenticati,abbiamo fatto ciò che possiamo…le donne da sempre danno lavita… è bene ricordarsene e praticarlo…altre sono le Grandi Donne,comunque grazie amiche care,insieme le nostre voci arrivano piu' lontane
Un’altra (davvero intollerabile….) conseguenza dello (stra) potere delle banche e delle istituzioni finanziarie internazionali, che a questo punto dovrebbero farsi carico – piuttosto di reclamare (solo) la restituzione dei loro (esosissimi) prestiti – di sostenere la ripresa dell’economia greca, e di finanziare progetti di assistenza ai bambini greci (e alle loro madri….)
come al solito Nicola hai ragione ,il grande serpente tentatore che stritola e distrugge anche le speranze dei bambini e dei popoli è il dio denaro,questi mostruosi debiti non sono dissimili dallo strozzinaggio internazionale
non potrei mai abbandonare i miei figli in che mondo stiamo vivendo .