Cause di violenza 4 di Giampiero Stringari
Inserito il 28 gennaio 2012 da Gianpiero STRINGARI
Cause di violenza 4 di Giampiero Stringari
Il valore
Perché molti aggressori non riconoscono il valore della vittima? Cosa impedisce loro di rendersi conto che l’altra persona non merita di essere brutalizzata, cosa impedisce di rendersi conto che merita rispetto e non violenza? Il valore di una persona può essere riconosciuto solo in una osservazione matura della realtà, dove una persona è un qualcosa di temporaneo, fragile, , un qualcosa che in realtà ha scelta solo tra finire subito o più tardi, ma comunque sicuramente, e per questo bellissimo e prezioso, da difendere e proteggere ad ogni costo: questa consapevolezza è propria solo di persone sviluppate affettivamente, non degli psicotici, che sono rimasti fermi al primo gradino dello sviluppo affettivo: uno psicotico considera ogni cosa dall’alto della propria onnipotenza, quindi qualsiasi cosa sembra sempre poco, è disprezzabile, non vale la pena, non ha valore e non merita rispetto: una volta che viene ritirato il valore la persona, secondo loro, diventa un oggetto, ci si può fare qualsiasi cosa, violarla, ucciderla, senza remore. Lo psicotico considera tutto dall’alto, paragonandolo ad una perfezione onnipotente, e nel confronto quasi tutta la realtà esce svilita, insufficiente e odiata; qualsiasi cosa dal punto di vista della perfezione è deludente: una Ferrari è un pezzo di ferro pesante, che consuma troppo e che fra qualche anno sarà un ammasso di lamiere arrugginite; un bambino è un pessimo investimento visto che tanto un giorno morirà; questi ragionamenti psicotici derivano dal paragone con una ideale perfezione, che non esiste ma che la psicosi fa credere in modo convincente: invece, per un ragionamento sano occorre guardare le cose dal basso, partendo dal nulla, da ciò che prima non c’era e adesso c’è: allora la Ferrari, diventa un gioiello della tecnica e un bambino quanto di più importante esista al mondo: acquistano valore e tutto poi discende da questo. Lo psicotico, l’abusante, il violento non riesce ad arrivare a questo concetto di valore garantito e inalienabile, ma riesce a riconoscere un valore per niente o solo a tratti, tratti temporali o collegati a qualcosa, realizzando un affetto temporaneo o condizionato, che in realtà non è affetto, ad esempio un genitore che collega l’affetto per il figlio alle prestazioni, che gli vuole più bene se è bravo a scuola o che lo abbandona se nasce non sano. L’affettività vera, il valore, sono garantiti e inalienabili, collegarli a qualcosa significa svilirli, dire “ti voglio bene se” equivale a dire “non ti voglio bene”.
Molti comportamenti violenti nascono da questo valore fluttuante come una quotazione in borsa oppure assente, valore che invece può essere solo fisso e garantito, indipendente da tutto.
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Tags | psicotico, punto di vista, sviluppo affettivo, violenza
grazie.